A due giorni dalla partita di Genova contro la Sampdoria ha parlato in conferenza stampa l’allenatore del Palermo Eugenio Corini. Ecco le sue dichiarazioni:
“La squadra a livello di prestazioni ha fatto bene, i dati oggettivi lo certificano. Non siamo stati efficaci a finalizzare ciò che abbiamo creato, sicuramente lo scompenso dei quattro gol subiti è qualcosa su cui dobbiamo riflettere. C’è grande attenzione per capire dove non abbiamo dato giusta attenzione a determinate letture di gioco. Quando sei superficiale su qualcosa lo paghi duramente. La partita in casa con il Lecco doveva darci un grandissimo slancio ma ha portato un rallentamento”.
“Non ho mai avuto dubbi sul fatto che la squadra mi segua, stiamo lavorando. Dobbiamo certificare che la partita con il Lecco è stata un tipo di partita, ma non dobbiamo buttare tutto nel calderone. Anche nella sconfitta siamo andati a ringraziare chi ci ha sostenuto, pronti a ricevere anche i fischi. Adesso la squadra andrà a Genova per fare una grande prestazione”.
“Non può una sola partita certificare che qualcosa non funziona. Nell’equilibrio generale Stulac era tra Vasic e Gomes, oggettivamente sedici occasioni sono qualcosa di incredibile. C’è stato un calo nella fase di non possesso, sai di dover fare una partita d’attacco ma non ti puoi permettere di abbassare il livello di attenzione”.
“È vero che la Sampdoria ha perso le ultime due partite, ma contro l’Ascoli hanno fatto una partita molto solida, hanno battuto il Cosenza, con il Sudtirol stavano vincendo meritatamente e hanno perso con un calcio di rigore nel recupero. In Coppa Italia ma i giocatori di centrocampo e attacco che giocano solitamente li ha preservati, ha una squadra di grande qualità. Stanno vivendo un momento negativo ma proprio per questo bisogna mettere attenzione ai particolari”.
“È stato molto bello da parte della società aprire alla tifoseria tutti gli spazi comuni che vive la squadra, è stato un passaggio molto importante per gratificare i nostri tifosi”.
“La Sampdoria è retrocessa, e quando accade sono sempre annate particolari, avevano anche difficoltà societarie che poi sono riusciti a risolvere. Il Parma è al terzo anno di B, dopo la retrocessione non è entrato nella griglia playoff, l’anno scorso si pensava potesse vincere il campionato ma è stato eliminato in semifinale playoff, quest’anno sta facendo qualcosa di importante. Anche noi siamo saliti in B, abbiamo sfiorato i playoff, c’è un percorso che va costruito nel tempo, stiamo lavorando perché diventi più efficace possibile”.
“Abbiamo la personalità e le qualità per fare bene in uno stadio glorioso. Sono sicuro che faremo una prestazione di quelle che sappiamo fare, con la voglia di sfondare la rete, abbiamo amarezza ma l’abbiamo trasformata in una grande energia e vogliamo farlo vedere sabato in campo”.
“Sul centrocampo sto facendo valutazioni, abbiamo due giocatori più strutturati che sono fuori, ho quattro giocatori, è fondamentale coprire bene il campo. So che ho un cambio solo, devo valutare bene. Sugli esterni abbiamo giocatori con caratteristiche offensive, Valente sta lavorando bene, è tornato in una condizione che mi fa pensare che possa giocare almeno un pezzo di partita”.
“Marconi e Nedelcearu? la difesa è qualcosa di particolare e si fa più fatica a cambiare, ma si allenano bene e so che quando avrò bisogno risponderanno nel modo giusto. Buttaro l’ho visto libero, più sciolto e partecipativo. Viene da un percorso lungo ma lo abbiamo recuperato e questo è molto importante”.
“Andrea Pirlo è stato un giocatore incredibile, da pallone d’oro. Sta facendo il suo percorso, so che vuol dire allenare una squadra retrocessa, sa fare il proprio lavoro, lo vedo e lo riconosco nella squadra. Farà una bellissima carriera, è un ragazzo a posto, con tanta passione. Aveva 16 anni, secco secco, si allenava con noi della prima squadra, lo vidi esordire e poi sappiamo che tipo di carriera ha fatto e che giocatore è stato“.
“Verre? le sue qualità sono indubbie, quando è stato disponibile ha sempre giocato, non mi dava la continuità dentro i 95 minuti. Abbiamo fatto altre valutazioni ma il suo valore è molto importante, quando riceve palla è sempre abile e pericoloso”.
“Soleri mi pone sempre dei dubbi, da sempre qualcosa di importante, ma dobbiamo definire un sistema e Matteo è un giocatore importante per noi. La titolarità è su Brunori, che è il nostro capitano”.