Non tutti forse lo sanno, ma una lavastoviglie di ottima fattura riesce a lavare piatti, stoviglie e posate consumando dai 6 ai 15 litri di acqua. Un lavoro che, se fatto manualmente, piatto per piatto, posata per posata, aumenta esponenzialmente i consumi del bene più prezioso in assoluto per il pianeta.
Basandosi su questo principio, la Regione Sicilia ha lanciato una misura particolare per affrontare la crisi idrica che affligge il territorio: il finanziamento per l’acquisto di una lavastoviglie. Saranno 980 gli elettrodomestici “schierati” a sostegno della lotta contro la siccità, grazie a una legge approvata all’Assemblea Regionale Siciliana (Ars). Il progetto, volto a promuovere un uso più razionale dell’acqua, si basa su un contributo pubblico pari a 196.000 euro, uno dei più bassi nella storia degli aiuti regionali.
La manovra è stata ufficializzata da un decreto dell’assessore regionale all’Energia, Roberto Di Mauro, che ha dato mandato agli uffici competenti di predisporre un bando per l’erogazione dei fondi. Il contributo previsto è di massimo 200 euro per ogni cittadino siciliano che acquisterà o ha già acquistato una lavastoviglie. Con il budget stanziato, sarà possibile finanziare circa 980 nuove lavastoviglie.
L’obiettivo dichiarato è contribuire alla riduzione del consumo idrico domestico. I dettagli del bando saranno determinanti per comprendere come il contributo verrà distribuito e quali saranno i requisiti per accedervi.
Un punto di riflessione riguarda la gestione amministrativa di questa misura. Gli uffici dell’assessorato all’Energia, che saranno chiamati a gestire il bando e le domande di finanziamento, sono noti per essere a corto di personale, una situazione che potrebbe rallentare l’iter di assegnazione dei fondi e la distribuzione dei contributi.