Cerda, la via Crucis doveva passare sotto casa del boss: indagato il sindaco

Salvatore Geraci è accusato di aver abusato dei suoi poteri cercando di influenzare l'itinerario del corteo per guadagnare consenso elettorale

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La processione del venerdì santo del 14 febbraio 2022 doveva passare per forza sotto casa del boss di Cerda Vincenzo Civiletto. È bufera sul sindaco di Cerda Salvatore Geraci, che è anche deputato all’Ars col Carroccio e membro della commissione Antimafia. Per la Procura di Termini Imerese nlavrebbe cercato di costringere il comandante dei vigili urbani a cambiare il percorso della Via Crucis.

L’accusa principale è quella di concussione, poiché si afferma che Geraci abbia abusato dei suoi poteri durante la processione del Venerdì Santo nel 2022, cercando di influenzare l’itinerario del corteo per guadagnare consenso elettorale e il favore del Comitato della Madonna Addolorata di Cerda. Il sindaco, dal canto suo, ha dichiarato di essere sereno e di fidarsi nel lavoro della magistratura, sottolineando che non ci sono accuse relative a coinvolgimenti con la mafia, voto di scambio o corruzione.

“Tra qualche ora leggerete che mi è stato notificato un avviso di chiusura delle indagini preliminari e del quale risulto essere indagato – scrive il primo cittadino del paese delle basse Madonie – . C’è un tentativo di mascariamento da parte di chi mi ha denunciato, ma non vi sono capi d’accusa relativi a un qualche coinvolgimento con la mafia, voto di scambio e mazzette. Sono sereno e fiducioso. Ho nominato come legale di fiducia l’avvocato Vincenzo Lo Re e credo nella giustizia e nel lavoro della magistratura”.

Geraci è anche accusato di aver intimato al capo dei vigili urbani di Cerda di seguire le sue istruzioni rigide e di avergli sottratto il cellulare per evitare registrazione durante la discussione. Altre accuse riguardano l’omissione del pagamento dei tributi da parte dei commercianti durante l’annuale Sagra del Carciofo, che ha causato una sostanziale perdita di fondi per l’erario comunale.