Achille Gaspardone, direttore dell’Uoc cardiologica all’ospedale Sant’Eugenio di Roma e direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza, ha partecipato attivamente alle due fasi del Congresso Cardiacto 2025.
È stato in sala operatoria nelle prime due giornate, dedicate alla cardiologia interventistica, e successivamente, nella sezione clinica, ha parlato del trattamento per via percutanea, non chirurgica, delle cardiopatie congenite, che negli ultimi due decenni si è sviluppato anche grazie all’introduzione di nuovi materiali, dispositivi e tecniche. Questi hanno permesso di trattare la patologia, una volta solo di pertinenza chirurgica, ora per via percutanea, con riduzione dei costi, della degenza e soprattutto della sofferenza dei pazienti.
“Credo che inserire la sezione interventistica all’interno del Congresso sia una soluzione ottimale ai fini didattici e formativi, indirizzati soprattutto alle nuove generazioni dei medici – spiega Gaspardone -. C’è un corpo dottrinale dove si fa la teoria e una fase pratica dove si vedono i principati teorici imparati. I campi di ricerca su cui indirizzarci sono ancora numerosi. Le nuove tecnologie dovranno essere sempre più sostenibili per essere adattabili a diverse condizioni patologiche e in ogni parte del mondo”.
Intervista video al prof Achille Gaspardone




