Palermo dirà presto addio ad un simbolo di degrado e violenza. Entro un anno, infatti, si dovrebbero concludere i lavori per il disinquinamento della Cala, l’area portuale che, oltre ad essere stata deturpata da un cantiere perennemente incompiuto, è stata teatro dello stupro di gruppo ai danni di Asia Vitale, 19enne violentata da sette ragazzi palermitani.
Il “cantiere della vergogna”, come è stato ribattezzato, è rimasto abbandonato per anni, privo di illuminazione, sorveglianza e qualsiasi forma di presidio. Un luogo simbolo di degrado, situato in una delle zone più belle e storicamente rilevanti di Palermo.
L’amministrazione comunale ha finalmente deciso di intervenire stanziando 4,3 milioni di euro per il completamento dell’opera. I fondi serviranno alla realizzazione di una grande vasca di raccolta dei liquami, che verranno poi convogliati al depuratore di Acqua dei Corsari tramite una pompa di sollevamento.
Si tratta di una perizia di variante con l’aggiunta di somme supplementari, un “atto di sottomissione” già firmato dal responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Nicolò Asaro, e dal dirigente dei Servizi a rete e del dissesto idrogeologico, Giuseppe Giuliano. I lavori saranno affidati all’azienda Sostenia srl tra il 10 e il 15 gennaio.
“L’obiettivo è chiudere l’intervento entro dodici mesi e archiviare una pratica aperta da troppo tempo”, ha dichiarato l’assessore comunale ai Lavori pubblici Salvatore Orlando.