sabato, 3 Maggio 2025

Cresce la fiducia anche dei bookmaker per la promozione ai playoff del Palermo

Caduta e rinascita: Matteo Brunori vuole portare il Palermo in Serie A

La stagione 2024/2025 di Matteo Brunori con il Palermo si sta rivelando, con ogni probabilità, la più complessa e significativa della sua carriera. Dopo essere stato protagonista assoluto nelle due annate precedenti, con gol, applausi e la fascia di capitano al braccio, l’attaccante ha dovuto fare i conti con una serie di ostacoli che ne hanno messo a dura prova la pazienza, la forma fisica e persino il posto da titolare. Tuttavia, in un campionato in cui le ombre hanno spesso superato le luci, il legame tra Brunori e Palermo è rimasto saldo. Anzi, si è rafforzato.

Un avvio condizionato dagli infortuni

Il campionato era cominciato con ben altre aspettative. Brunori, reduce da una stagione da 17 reti e punto di riferimento assoluto per la squadra, era pronto a ripartire con l’obiettivo della promozione in Serie A. Ma il destino ha deciso diversamente. Un fastidioso edema al tallone lo ha fermato proprio nelle settimane cruciali dell’avvio, costringendolo a guardare i compagni dalla tribuna e a saltare le prime sfide del torneo.

Un infortunio apparentemente banale, ma che si è trascinato per settimane, impedendogli di allenarsi con continuità e rendendo difficile il suo reinserimento nel nuovo schema tattico voluto dal tecnico Alessio Dionisi, arrivato al posto di Eugenio Corini.

Panchina e scelte tecniche

Il cambio in panchina ha inciso fortemente anche sulle scelte offensive. Dionisi, fautore di un calcio verticale e molto fisico, ha inizialmente preferito profili diversi da Brunori. Attaccanti come Le Douaron e Henry si sono ritrovati più centrali nel progetto tecnico, relegando il numero 9 in panchina più spesso del previsto.
Una decisione che ha fatto discutere l’ambiente e acceso il dibattito tra i tifosi, alcuni dei quali cominciavano a temere che il capitano potesse lasciare la squadra già a gennaio. Voci di mercato si sono fatte insistenti: si parlava di un possibile ritorno in Serie A, di un prestito per ritrovare continuità. Ma Brunori ha scelto di restare, nonostante l’arrivo di altro grande attaccante come Pohjanpalo, dimostrando ancora una volta che per lui Palermo non è solo una tappa, ma una casa.

I problemi della squadra

Il Palermo ha vissuto una stagione altalenante. Nonostante gli investimenti importanti della proprietà e una rosa potenzialmente da vertice, la squadra ha faticato a imporsi con continuità. I problemi in fase realizzativa, combinati a una difesa spesso fragile nei momenti decisivi, hanno portato a risultati deludenti e a una classifica meno brillante del previsto.

L’ambiente si è fatto rovente ma, in questo clima difficile, Brunori ha saputo distinguersi per maturità e attaccamento ai colori, rifiutando ogni polemica e scegliendo il campo come unica risposta.

Il legame con i tifosi

Nonostante i problemi fisici, la concorrenza interna e i risultati non esaltanti, i tifosi non hanno mai smesso di dimostrare il loro affetto. A dicembre 2024, Brunori è stato votato “Player of the Month” dai sostenitori rosanero, segnale chiaro di quanto il suo impegno e il suo carisma vengano ancora apprezzati. Il capitano ha sempre ricambiato con rispetto e parole cariche d’amore verso la città: «Palermo mi dà energia – ha detto in un’intervista – sento questa maglia come una seconda pelle».

Il rapporto con i supporter, costruito in tre stagioni fatte di gol, esultanze e sudore, ha resistito anche alle burrasche. Un rapporto che pochi calciatori, in un’epoca fatta di contratti e trasferimenti lampo, riescono a coltivare.

Una lenta ma preziosa rinascita

Con il passare delle settimane, Brunori ha ritrovato minutaggio, forma e soprattutto fiducia. I gol sono tornati a fioccare – seppur in misura inferiore rispetto alle stagioni precedenti – e le sue prestazioni si sono fatte sempre più incisive. A marzo ha raggiunto quota 63 gol in maglia rosanero, superando una leggenda come Carlo Radice e diventando il secondo miglior marcatore della storia del club, dietro solo a Fabrizio Miccoli.

Numeri che non possono essere ignorati e che raccontano meglio di tante parole il peso specifico di Brunori nella storia recente del Palermo.

Rinnovo e futuro

Nel bel mezzo delle voci di mercato e delle difficoltà, è arrivata la notizia più attesa: il rinnovo di contratto fino al 2028. Una firma che non solo spegne ogni rumor, ma certifica anche la volontà del calciatore di voler chiudere un ciclo importante con la maglia rosanero, possibilmente con la promozione in Serie A. In quest’ottica, le quote serie b sembrano indicare una crescente fiducia nelle possibilità del Palermo di centrare l’obiettivo nelle prossime settimane.

Brunori non sarà più il ragazzo emergente che stregava tutti a suon di doppiette, ma si sta confermando uomo squadra, punto di riferimento nello spogliatoio e figura simbolo per un’intera tifoseria.

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