Il sindaco Roberto Lagalla, con una determina dello scorso 19 dicembre, ha deciso di revocare l’intitolazione del parco Cassarà di Palermo, avvenuta nell’agosto del 2010, al vice questore ucciso dalla mafia nell’agosto del 1985. A Cassarà sarà intitolato il parco urbano sito all’interno di Villa Trabia. Si attende solo l’ok da parte della prefettura e poi tutto sarà formalizzato.
Sulla vicenda della rimozione del nome (vedi articolo), si è espressa a Palazzo delle Aquile, il consigliere del M5S, Concetta Amella:”È comprensibile, dopo anni di degrado, abbandono ed inerzia, la richiesta della famiglia del commissario Cassarà, di far rimuovere la targa con il suo nome all’ingresso del parco a lui intitolato e chiuso da 10 anni dopo che ne è stata accertata la presenza di amianto nel sottosuolo. Ma adesso sembra profilarsi l’assurda prospettiva dell’abbandono definitivo di questo spazio, che rappresenterebbe l’unico polmone verde ed il solo luogo di socializzazione della IV circoscrizione. E questo dopo ripetute richieste da parte di comitati di cittadini, associazioni e, in particolare, dopo essere giunti al piano della caratterizzazione dell’area, passaggio indispensabile per procedere con le eventuali operazioni di bonifica. Dopo anni di battaglie non intendiamo arrenderci, accettando che si possa porre la pietra tombale su questo parco che, tra l’altro, include anche il sito archeologico della Fossa della Garofala. Perciò abbiamo presentato una interrogazione al sindaco Lagalla per verificare le reali intenzioni dell’attuale amministrazione rispetto al futuro di quest’area, che va restituita ai cittadini indipendentemente dal nome che le verrà dato.”