martedì, 11 Novembre 2025
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Vinto il ricorso contro la dirigente dell’Ic Monti Iblei Vittorio Emanuele Orlando per comportamento antisindacale. Cirino: “Esprimiamo grande soddisfazione”

Assemblea online su Gaza vietata: tribunale di Palermo dà ragione alla Flc Cgil e condanna la dirigente

La Flc Cgil Palermo vince un ricorso presentato nei confronti dell’Ic Monti Iblei Vittorio Emanuele Orlando di Palermo, che il 29 settembre scorso aveva vietato un’assemblea nella scuola. La sezione lavoro del Tribunale di Palermo oggi ha dichiarato la natura antisindacale della condotta della dirigente scolastica dell’istituto comprensivo, diretta a impedire l’esercizio della libertà e dell’attività sindacale.

Quel giorno si era svolta un’assemblea nazionale della Flc Cgil per tutto il personale dei luoghi della conoscenza, scuole, centri di ricerca, Università e Afam, dal titolo “Occhi su Gaza: come fermare l’occupazione del territorio palestinese e sviluppare una vera cultura della pace”. Al centro, numeri impressionanti: più di 16.500 studenti di scuola uccisi dagli attacchi di Israele, 24 mila feriti. Almeno 1.200 studenti universitari caduti, così come 730 lavoratori e lavoratrici della scuola e 222 delle università.

A Palermo tutte le scuole si sono collegate online per ascoltare docenti, sindacalisti palestinesi, sindacalisti internazionali, attivisti della Global Sumud Flotilla e la segretaria nazionale Flc Cgil Gianna Fracassi. Erano in corso le giornate di mobilitazione per tenere alta l’attenzione. Ma la dirigente scolastica dell’Ic Monti Iblei ha ritenuto l’argomento non conforme a quanto previsto dal contratto collettivo.

Il ricorso ai senti dell’art.28 dello statuto dei lavoratori per comportamento antisindacale è stato presentato dalla Flc Cgil Palermo, col patrocinio degli avvocati Massimo Barrile e Luciano Romeo. A esprimere oggi soddisfazione è il segretario della Flc Cgil Palermo Fabio Cirino assieme ai legali, che auspica che tale pronuncia possa costituire un monito per i dirigenti scolastici, nel considerare i limiti della propria funzione e del proprio operato rispetto all’esercizio dei diritti e delle prerogative sindacali.

“La dirigente aveva deciso di negare l’assemblea nella considerazione che la materia non era di interesse sindacale e del lavoro – afferma il segretario Fgl Cgil Palermo Fabio Cirino – Nell’accogliere il ricorso, il Tribunale ha ritenuto che il diritto di assemblea non può ritenersi limitato soltanto alle rivendicazioni salariali, ovvero all’organizzazione del lavoro, ma deve estendersi a tutte le materie che, in un determinato contesto storico, il sindacato ritenga di proprio interesse, conformemente alle previsioni statutarie”.

Al riguardo, lo statuto della Flc Cgil prevede espressamente che l’organizzazione sindacale “assume la Pace, il ripudio della guerra e il rifiuto della violenza, quali valori fondativi della propria identità”, obiettivi, peraltro, pienamente attuativi dei valori enunciati dalla Costituzione (all’art. 3 comma 2 e all’art. 11).

Ad avviso del giudice del lavoro del Tribunale Fabio Civiletti è, quindi, del tutto evidente che i temi oggetto della assemblea, diretti alla sensibilizzazione degli iscritti in ordine alla situazione del conflitto Israelo-palestinese “non possono ritenersi esulanti dagli interessi dei lavoratori, atteso che la promozione di condizioni di pace e di giustizia tra le nazioni (art. 11 Costituzione) e del rispetto per la persona umana, nei suoi diritti fondamentali, costituisce la premessa necessaria per il progresso economico e sociale e per l’effettiva partecipazione dei lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese (ai sensi dell’art. 3 comma 2 Costituzione).”

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