Terzo arresto per l’omicidio di Antonino Arculeo, il 72enne originario di Partinico il cui corpo semicarbonizzato fu rinvenuto lo scorso 9 maggio nelle campagne di Calatafimi-Segesta, nel Trapanese. Nella serata di ieri, la Polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 32enne di Alcamo, accusato di omicidio, distruzione e soppressione di cadavere. L’uomo è stato trasferito presso la casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Si tratta del terzo indagato per l’efferato delitto: per gli stessi reati erano già stati fermati due uomini di Partinico, rispettivamente di 35 e 47 anni, attualmente detenuti.
Un omicidio premeditato
Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura e condotte dalla Polizia, il 32enne avrebbe avuto un ruolo attivo e decisivo nella pianificazione dell’omicidio. La vittima sarebbe stata attirata in un luogo isolato, dove è stata colpita con almeno 17 coltellate. Successivamente, il corpo è stato dato alle fiamme nel tentativo di cancellare le tracce e rendere difficile l’identificazione.
Gli investigatori hanno ricostruito i momenti precedenti e successivi al delitto attraverso rilievi scientifici, analisi dei tabulati telefonici, tracciamenti GPS e l’acquisizione di immagini dai sistemi di videosorveglianza della zona. Un lavoro meticoloso che ha permesso di risalire al presunto coinvolgimento del 32enne alcamese.
Il movente: una somma di denaro
Il delitto sembrerebbe essere maturato per motivi economici. Gli inquirenti ipotizzano che i tre arrestati avessero intenzione di derubare Arculeo di una somma di denaro che l’uomo portava con sé quella sera. Un dettaglio inquietante emerso dalle indagini riguarda il tentativo di somministrare alla vittima un integratore a base di melatonina, probabilmente con l’obiettivo di stordirla prima dell’aggressione.
Per il Giudice per le Indagini Preliminari, il 32enne di Alcamo avrebbe avuto un ruolo centrale nella pianificazione dell’omicidio, in stretta collaborazione con gli altri due indagati.