Le autopsie condotte presso l’istituto di medicina legale del Policlinico sui resti di Antonella Salamone e dei suoi due figli, Emanuel di 5 anni e Kevin di 16, sono giunte a termine e hanno svelato una realtà di orrore e sofferenza oltre ogni immaginazione.
Tutto ciò che aveva confessato la figlia 17enne della coppia di Altavilla Milicia, che ha partecipato attivamente al massacro dei suoi fratelli e di sua madre, è in pratica stato confermato. L’esame autoptico sui due fratelli ha evidenziato sevizie e torture, con segni di bruciature evidenti sul loro corpo. Per quanto riguarda i resti della madre, le indagini, più complicate per via delle condizioni del corpo, si concentreranno sull’esame del DNA e su una serie di approfondimenti riguardanti le ossa ritrovate, seppellite e bruciate.
La visione degli investigatori e degli esperti medico-legali è stata descritta come “puro orrore”, confermando le terribili supposizioni fatte sin dall’inizio. Tuttavia, per determinare con precisione le cause della morte, sarà necessario attendere ulteriori esami e approfondimenti. I termini per la presentazione della relazione definitiva sono fissati a 90 giorni.
Al tribunale per i minorenni di Palermo, di fronte alla procuratrice Claudia Caramanna e agli investigatori, la figlia primogenita di Giovanni Barreca, inizialmente considerata una sopravvissuta al massacro di Altavilla Milicia, ha raccontato di aver subito il lavaggio del cervello e di essere stata coinvolta attivamente nelle torture per il “bene della famiglia”. Il suo rifiuto iniziale di partecipare ha ceduto di fronte alle pressioni degli adulti.
Secondo quanto riportato nell’ordinanza di custodia cautelare redatta dal gip per i minorenni Alessandra Puglisi, le torture inflitte alla madre e ai fratelli sarebbero perdurate per “più di una settimana”. La ragazza ha conservato il cellulare e i contatti con una compagna, nonostante fosse privata della frequenza scolastica e costantemente sotto controllo. Tuttavia, quando la madre ha implorato aiuto e le ha chiesto di chiamare i carabinieri, lei ha preferito tacere. La giovane ora è reclusa in un istituto penale minorile, accusata di omicidi pluriaggravati e soppressione di cadavere.
Ad Altavilla è stata allestita stamani la camera ardente per Kevin ed Emanuel.