Sale la tensione tra i lavoratori Almaviva attualmente in cassa integrazione al 100% fino al 31 dicembre. Una vera e propria corsa contro il tempo che coinvolge oltre ai dipendenti, sindacati, istituzioni e azienda, che si trovano di fronte a una sfida delicata che deciderà, si spera in positivo, il futuro professionale e personale di centinaia di padri e madri di famiglia.
Il 22 ottobre 2024, l’azienda romana ha ufficialmente dato avvio alle procedure di licenziamento collettivo per i 504 dipendenti, considerati esuberi. Questo passo, regolato dagli articoli 4 e 24 della Legge 223/91, rappresenta un duro colpo per centinaia di famiglie, che vedono il futuro professionale dei propri cari in bilico, soprattutto nelle città siciliane di Palermo e Catania, maggiormente colpite dalla riduzione del personale.
I numeri della crisi: Sicilia la più colpita
Degli esuberi dichiarati da Almaviva, 288 sono dipendenti di Palermo, seguiti da 116 a Catania. Numeri più contenuti, ma comunque significativi, riguardano Milano (27), Roma (12), Napoli (44) e Cosenza, dove altri operatori sono stati colpiti dalla stessa misura. A mantenere il proprio posto di lavoro saranno solo cinque operatori di Roma, impegnati nel settore delle ricerche di mercato, con un contratto che scadrà nel giugno 2026.
Tentativi falliti di ricollocazione
Nel corso dei mesi precedenti, Almaviva aveva tentato un progetto di riqualificazione e reinserimento per i propri dipendenti in Sicilia, in collaborazione con Sviluppo Lavoro Italia e la Regione Siciliana. Tuttavia, il progetto, che ha incluso un job day, non ha avuto gli esiti sperati. Delle 158 posizioni lavorative offerte, solo 55 erano a tempo indeterminato e nessuna di queste opportunità si è concretizzata. Tale fallimento ha portato allo stato attuale di incertezza, contribuendo a una tensione crescente tra i lavoratori.
La speranza di un CUP regionale
Un unico spiraglio rimane per i lavoratori in esubero il progetto promosso dall’Assessore alle Attività Produttive Edy Tamajo, che prevede l’istituzione di un Centro Unico di Prenotazione (CUP) regionale. Tuttavia, questa iniziativa è ancora in una fase iniziale, e i tempi ristretti, rendono sempre più difficoltosa la possibilità di salvare posti di lavoro entro il termine vicinissimo del 31 dicembre.
Sindacati e lavoratori: la lotta continua
Il 28 ottobre 2024 alle ore 16, le sigle sindacali sono state convocate presso l’Assessorato alle Attività Produttive in via degli Emiri a Palermo per discutere della situazione di Almaviva. Mentre si terranno questi incontri decisivi, i lavoratori si raduneranno fuori dall’Assessorato in difesa della propria occupazione. Si tratta di una mobilitazione pacifica ma simbolicamente importante, che rappresenta la richiesta di un intervento concreto per salvaguardare la dignità di centinaia di famiglie.