“Il Governo, con un silenzio assordante e promesse disattese, continua a voltare le spalle ai lavoratori e alle lavoratrici di Almaviva contact. Il M5S ha depositato l’ennesima interrogazione parlamentare per denunciare il grave immobilismo delle parti coinvolte e per salvaguardare l’intero comparto di Almaviva contact”. Lo dichiarano il deputato regionale Adriano Varrica e la senatrice Dolores Bevilacqua che seguono con grande attenzione la vertenza e che da mesi si battono per salvaguardare l’intero perimetro occupazionale.
“Di mese in mese – affermano Varrica e Bevilacqua – la vertenza Almaviva contact si aggrava sempre di più e purtroppo si è incredibilmente toccato il fondo durante l’ultimo incontro istituzionale tra Ministero del Lavoro, MIMIT, Almaviva Contact e le sigle sindacali. Oltre ad emergere condizioni contrattuali peggiorative per il bacino di Trenitalia e Gse da parte di Comdata, impossibilità di garantire la clausola sociale ai lavoratori di AMEX, mancato affidamento da parte del Ministero della Salute del servizio del nuovo numero verde per l’emergenza caldo agli operatori dell’ex numero verde 1500, si è concretizzato il fatto più grave: non sono stati prorogati gli ammortizzatori sociali ai lavoratori e alle lavoratrici a causa dell’assenza di copertura economica in capo al Ministero del Lavoro” denunciano gli esponenti cinquestelle.
“Questa sconvolgente situazione – aggiungono Varrica e Bevilacqua – si sta trasformando nei fatti in una vera e propria macelleria sociale, in cui sono sfortunatamente coinvolte 666 famiglie il cui futuro naviga nella totale incertezza e che dal 1 agosto non beneficeranno neppure della cassa integrazione.
Per questa ragione, abbiamo depositato nuovamente una interrogazione al Senato per chiedere di porre fine al silenzio istituzionale assordante che da mesi contraddistingue l’atteggiamento del centrodestra e del Governo Meloni”.
“Sia il bacino del 1500 che quello degli altri lavoratori Almaviva, come Amex e Trenitalia, vanno integralmente tutelati con soluzioni concrete e non illusi con false promesse – dicono Varrica e Bevilacqua – Le diverse parti coinvolte nella vertenza dovranno rendere conto della mancanza del rispetto degli impegni assunti. Come Movimento 5 Stelle, la nostra attività di pressione non cesserà finché non si preserverà il futuro lavorativo delle oltre 600 famiglie coinvolte. Non si può giocare con la vita delle persone” concludono.