“Velatio” è il titolo della nuova personale dell’artista palermitana Claudia Oliveri, curata e organizzata dalla professoressa Graziella Bellone, in programma a Palermo dal 4 al 18 ottobre, negli spazi di Studio Kéramos Arte e Restauro in via Catania 5/a.
L’esposizione raccoglie quindici tele, tutte realizzate a olio, dalle intense e vivaci cromie che danzano e si intersecano generando originali drappeggi e nodi, quasi a formare tessuti, in un intreccio morbido e sinuoso dalla particolare resa volumetrica, che conferiscono all’opera eleganza e flessuosa armonia.
UNO STILE PREZIOSO E RICERCATO
“Il visitatore – spiega la professoressa Graziella Bellone – viene accolto da un flusso emozionale, tra scenari introspettivi e un sotteso simbolismo creato da strati cromatici incalzanti e dinamici, come un incessante scorrere eracliteo, dove è possibile cogliere tormento e serenità, inquietudine e calma”.
“Lo stile di Claudia Oliveri – prosegue – è prezioso e ricercato, capace di evocare un vigore espressivo di grande suggestione e di trasmettere l’anima pulsante dell’artista, proponendo a un osservatore attento interpretazioni soggettive dell’invisibile”.
Il vernissage di “Velatio”, che vedrà la presenza e l’intervento dell’artista e della curatrice, si terrà venerdì 4 ottobre alle 18:00.
Il finissage, invece, è in programma per venerdì 18 ottobre alle 18:00 e prevede l’omaggio, in numero limitato, di stampe vidimate dall’artista di alcune tra le opere esposte.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni da lunedì a venerdì, dalle 15:00 alle 18:00, con ingresso libero e gratuito.
“VELATIO”: UN MODO DI ESSERE
“Nella mia nuova personale – spiega Claudia Oliveri – cercherò di mettere in risalto l’aspetto emozionale della mia pittura e il divenire delle emozioni guidate dalle pennellate di colore vivace e deciso”.
Non a caso, il titolo “Velatio” è stato scelto dalla stessa artista per esprimere alla perfezione ciò che sente.
“Il termine – spiega – si riferisce al mio modus vivendi: celare, andare avanti malgrado tutto, nascondere tra le pieghe quelle emozioni che tengo solo per me e che sono mie ma nelle quali mi piacerebbe si rivedessero tutte le donne”.
“Misteriose, nascoste, celate o esplicite – conclude Claudia Oliveri – che siano da velare o mettere in risalto, le emozioni di una donna sono mutevoli e infinite come infinite possono essere le sfumature dei colori delle mie opere”.