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lunedì, 16 Settembre 2024

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Agguato in Francia: ucciso un giovane palermitano

CronacaAgguato in Francia: ucciso un giovane palermitano

Marco Cataldi è stato ucciso a Fontaine, non lontano da Grenoble

Marco Cataldi, 31 anni, di Palermo è stato ucciso nella notte tra sabato e domenica a Fontaine, vicino Grenoble, in Francia. Cataldi, originario del quartiere Brancaccio, è stato colpito da colpi di arma da fuoco, probabilmente sparati da un kalashnikov, mentre si trovava in un locale. Trasportato d’urgenza in ospedale, è morto poco dopo. Cataldi si era trasferito in Francia da poco e lavorava come pizzaiolo in una pizzeria.

L’agguato è avvenuto intorno alle 23 in place Louis-Maisonnat, quando i killer, giunti su una Peugeot 3008, hanno aperto il fuoco, sparando circa venti colpi. Sul luogo sono stati trovati oltre 20 bossoli di calibro 7,62, tipici di armi automatiche come il kalashnikov.

Nell’agguato è stato ferito anche un altro giovane, coetaneo di Cataldi, già noto alle forze dell’ordine per reati di droga. Colpito alla schiena, non è in pericolo di vita.

La polizia francese, che sta indagando, ipotizza un regolamento di conti legato al traffico di stupefacenti. Ma il giovane palermitano potrebbe essere estraneo alla vicenda ed essere stato colpito solo perché si è trovato casualmente sul luogo della sparatoria. I sicari, dopo essere fuggiti, hanno incendiato l’auto rubata servita per il delitto nel quartiere Eaux-Claires di Grenoble.

Per i lettori francesi

Un jeune homme de Palerme, Marco Cataldi, 31 ans, a été tué dans la nuit de samedi à dimanche à Fontaine, près de Grenoble, en France. Cataldi a été touché par des coups de feu, probablement tirés avec un kalachnikov, alors qu’il se trouvait dans un établissement. Transporté d’urgence à l’hôpital, il est décédé peu après.

L’embuscade a eu lieu vers 23h15 sur la place Louis-Maisonnat, lorsque les assaillants, arrivés à bord d’une Peugeot 3008, ont ouvert le feu, tirant une vingtaine de coups et semant la panique parmi les présents. Sur les lieux, plus de 20 douilles de calibre 7,62, typiques des armes automatiques comme le kalachnikov, ont été retrouvées.

Un autre jeune homme, du même âge que Cataldi et déjà connu des forces de l’ordre pour des délits liés à la drogue, a également été blessé dans l’attaque. Touché au dos, sa vie n’est pas en danger. La famille de Cataldi affirme que la véritable cible était ce dernier.

La police française, qui enquête sur l’affaire, privilégie la piste d’un règlement de comptes lié au trafic de stupéfiants. Après avoir pris la fuite, les tueurs ont incendié la voiture dans le quartier des Eaux-Claires à Grenoble. L’enquête se poursuit pour identifier et traduire en justice les responsables.

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