Grave episodio di violenza questa mattina al Centro Comunale di Raccolta “Pace”, dove un operatore della RAP è stato aggredito e investito da un utente. L’uomo, arrivato prima dell’orario di apertura previsto per le 6.30, ha preteso di conferire i propri rifiuti nonostante la struttura fosse ancora chiusa. Di fronte al diniego dell’addetto, che lo ha invitato ad attendere il regolare orario di apertura e a rispettare le procedure previste, l’utente ha reagito in maniera scomposta, abbandonando i rifiuti davanti ai cancelli del centro.
Richiamato per il gesto, il cittadino è poi salito a bordo della propria moto e, in un gesto di inaudita violenza, ha investito l’operatore all’ingresso del CCR, fuggendo subito dopo. Il dipendente della RAP è stato soccorso e trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Villa Sofia, dove i medici gli hanno riscontrato diversi ematomi e una prognosi di sette giorni. Fortunatamente non sono state rilevate fratture.
Sul posto sono intervenute le Forze dell’Ordine, che hanno avviato gli accertamenti del caso e stanno acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, per risalire all’identità dell’aggressore.
Sull’episodio è intervenuto il presidente della RAP, Giuseppe Todaro, che ha espresso la “massima solidarietà all’operatore coinvolto e condanna con fermezza ogni forma di aggressione, di violenza verbale e anche di minaccia contro il personale dell’azienda, impegnato quotidianamente a servizio della cittadinanza e nel rispetto delle regole”.
“Da quando è stata avviata la raccolta differenziata nel quartiere Montepellegrino, con la rimozione dei cassonetti – ha aggiunto Todaro – si registrano frequenti episodi di utenti che, con atteggiamenti arroganti e minacciosi, pretendono di conferire rifiuti non conformi presso il Centro Comunale di Raccolta Pace. Questi comportamenti non sono solo inaccettabili, ma vanno contrastati con decisione: il nostro personale merita rispetto e tutela e farò quanto in mio potere per difendere il diritto dei dipendenti di lavorare serenamente, senza rischiare aggressioni di alcun tipo, e il diritto dei cittadini ad avere garantito un servizio dignitoso”.




