Agenti infiltrati fanno scoprire allo Sperone i ‘fortini’ della droga: 26 arresti

Gli agenti hanno acquistato dosi di droga in quantità sempre crescente. Agli arrestati contestata anche l'aggravante del metodo mafioso

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Due agenti sotto copertura si sono introdotti nelle zone di spaccio dello Sperone. Fingendosi prima consumatori di hashish e cocaina, e poi chiedendo di fare acquisti sempre maggiori di sostanze stupefacenti, come fossero spacciatori pieni di soldi da spendere. Sono così riusciti ad avere contatti con i vertici del gruppo criminale che gestiva lo spaccio, ed avrebbero accertato anche gli interessi di Cosa nostra sulla distribuzione dei guadagni provenienti dall’attività illecita. L’operazione ha permesso di conoscere molti retroscena di una delle piazze della droga più attive di Palermo, che vale 100 mila euro al mese.

Gli agenti della squadra mobile e dello Sco nelle scorse ore hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare del gip nei confronti di 26 indagati. Ventuno di loro sono finiti in carcere, gli altri e 5 ai domiciliari. Sono accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso e spaccio di droga. A coordinare l’indagine che ha permesso di assestare un colpo allo smercio di droga nei quartieri Sperone e Brancaccio la direzione distrettuale antimafia diretta dal procuratore Maurizio de Lucia.