Nebbia in Val Padana? No, a Trapani. Ed è così che anche nello scalo siciliano Vincenzo Florio di Trapani Birgi è bastato poco per impedire, anche se per poche ore, agli aerei di atterrare. Di certo nessuno si sarebbe mai aspettato che a luglio inoltrato calasse una nebbia fittissima sulla pista, ma non ci si può far trovare impreparati davanti agli ormai chiari e acclarati cambi climatici in atto. Non bisogna trascurare o scartare ogni evenienza.
Dopo l’incendio di Fontanarossa a Catania con i dirottamenti a Palermo, Trapani e Comiso, un’altra tegola sulla credibilità degli scali siciliani. Sì, perché questa è l’immagine che diamo della nostra Isola. Basta poco per dare un segnale di inefficienza.
Intorno alle 8,30, gli aerei provenienti da Milano, Torino, Bordeaux e Marsiglia giravano per i cieli siciliani e attendevano indicazioni per l’atterraggio. Per ben due ore l’ok non è stato dato. Poi, andata via la nebbia, gli aerei hanno potuto atterrare e lo scalo trapanese ha potuto tornare a lavorare.