Non ce l’ha fatta Totò Schillaci. Si è spento oggi, alle 10, nel reparto di Pneumologia dell’ospedale Civico di Palermo, dove era ricoverato a causa dell’aggravamento di un cancro al colon, uno dei calciatori italiani più amati degli anni 80-90.
È stato protagonista, con i suoi gol e i suoi occhi “spiritati” dopo ogni rete, delle notti magiche dei mondiali di calcio che si sono giocati in Italia nel 1990. Ha iniziato la sua carriera da professionista nel Messina. Nella città dello stretto ha militato da 1982 al 1989 in serie cadetta, per poi passare alla Juventus fino al 1992, giocando 90 gare e segnando 22 gol. Poi due anni all’Inter, con appena 30 presenze e 11 gol.
Ha concluso la sua carriera in Giappone nello Júbilo Iwata, dove in tre anni ha segnato 56 gol in 86 gare giocate. A Palermo, dove il calciatore nato nel 1964 era nato, Totò Schillaci ha aperto la scuola calcio Louis Ribolla, dando l’opportunità a tanti giovani di potersi mettere in mostra, tra cui il nipote, Francesco Di Mariano che è attualmente un giocatore del Palermo calcio. Il centro sportivo si trova nel quartiere San Giovanni Apostolo, meglio conosciuto come Cep, dove Schillaci ha iniziato a giocare nelle giovanili dell’AMAT Palermo, squadra dei quartieri Borgo Nuovo e Passo di Rigano che rappresentava l’azienda di trasporti palermitana.
Totò Schillaci è sposato in seconde nozze con Barbara Lombardo che gli è stata molto vicino in questi anni di malattia. Lascia tre figli: Mattia, Nicole e Jessica Schillaci.