Addio a Raffaele Franco: Palermo perde un talento della fotografia

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Palermo piange la scomparsa di Raffaele Franco, fotografo di talento che avrebbe compiuto 41 anni quest’anno. Tra le sue passioni c’erano i fulmini che lui riusciva ad immortalare con grande maestrìa. Per uno scherzo del destino anche la sua morte è stata fulminea. Un aneurisma, domenica mattina, lo ha strappato troppo presto alla sua arte e ai suoi affetti più cari.

Raffaele Franco, seguitissimo sui social, si definiva un narratore visivo. La sua carriera lo ha portato a collaborare con istituzioni di prestigio come la New York University – Institute of Fine Arts e il Museo Archeologico di Palermo, testimoniando con il suo obiettivo il valore dell’arte e della cultura.

La sua firma è apparsa su alcuni dei più importanti giornali italiani, tra cui Il Corriere della Sera, La Repubblica e Il Giornale di Sicilia. Ma il suo talento non si è limitato solo alla carta stampata: ha documentato spettacoli teatrali e concerti di artisti di fama, come Elio e Le Storie Tese e la Premiata Forneria Marconi (PFM), riuscendo a catturare l’energia e l’anima di ogni esibizione.

Raffaele Franco era molto impegnato anche socialmente. L’anno scorso ha documentato, insieme al collega Giuseppe Tornetta, un anno di vita della Casa Della Speranza, un posto speciale che accoglie ragazzine e ragazzini dai 7 ai 14 anni che vivono in situazioni di difficoltà. Il lavoro fotografico è presente in una pubblicazione che si chiama “Picciriddi Smossi“. La pubblicazione contiene anche i racconti di Giuseppe Fradella, il responsabile della comunità che racconta le sue esperienze con gli ospiti di Casa Della Speranza. La pubblicazione è in vendita e tutto il ricavato serve a sostenere le attività future delle ragazze e dei ragazzi di Casa della Speranza.

L’impegno per la Memoria

Tra i suoi progetti più toccanti c’è quello realizzato per il Giorno della Memoria del 2018, in collaborazione con il Museo di Stato di Auschwitz-Birkenau. Un lavoro intenso, capace di restituire con rispetto e sensibilità il peso della storia attraverso l’immagine.