Palermo, furto a scuola: uno sgarbo ai bambini

Un crimine che va oltre il reato, questo è uno sfregio agli alunni e al futuro dei nostri figli. Questi sono terroristi, a loro vanno date pene severe

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Oggi 250 alunni del Plesso Alongi, nel quartiere Oreto-Stazione di Palermo sono tornati a casa. Niente scuola. Un prolungamento delle vacanze natalizie forzato, a causa dell’ennesimo furto con scasso, nel senso che oltre a rubare hanno “scassato” tutto. I ladri hanno portato a casa monitor, pc, tablet, lavagne elettroniche, materiale didattico. Perfino la campanella della ricreazione.

250 bambini, adesso, dovranno aspettare che la scuola venga rimessa in ordine e probabilmente finiranno l’anno senza le dotazioni elettroniche di cui ormai necessitano le scuole moderne.

Un furto che va ben oltre il reato, questo è uno sfregio. Chi vandalizza e ruba all’interno di una scuola infatti fa soprattutto uno sgarbo ai bambini. C’è da chiedersi se non sia anche questo l’intento di chi commette certi crimini, impedire la scolarizzazione per consentire il dilagare della delinquenza.

Per evitare tutto ciò va rinforzata la macchina dei controlli e forse vanno inasprite le pene. Come detto, il reato di furto è molto più che aggravato. Qui si mina il futuro dei nostri figli, gli si impedisce di imparare, di crescere, di evolversi, di godere di una scuola sicura e al passo coi tempi. Perdonateci se usiamo un termine forte, ma questi non sono semplici ladri, sono terroristi senza alcun scrupolo. E vanno puniti a dovere.