È passato poco più di un anno dalla scomparsa della palermitana Rossella D’Angelo. La donna, che oggi ha 66 anni, sembra essersi volatilizzata nel nulla. La notte del 23 dicembre 2022 intorno all’una, ha chiamato un taxi che è andata a prenderla davanti al portone della sua casa di Palermo, in via XX settembre. Rossella ha chiesto al tassista di condurla in via delle Palme, una strada che conduce verso l’Addaura.
Le indagini continuano
Da allora nessuno l’ha più vista. Poche ore dopo, la sua borsa con i suoi oggetti personali è stata trovata su una panchina a Mondello, sul marciapiede che si trova davanti al bar Touring. All’interno c’erano venti euro, uno smartphone, le chiavi di casa e la patente di guida. A quanto pare la donna soffriva di problemi depressivi. Ciò potrebbe far pensare ad un estremo gesto, ma le ricerche, effettuate in mare e a terra, con droni, sommozzatori, cani e tanti uomini delle forze dell’ordine non hanno portato a nessun ritrovamento. Il caso a distanza di un anno non è stato archiviato. Qualche mese fa i Ris sono andati a casa della donna, in via XX settembre, per prelevare qualche oggetto personale, a quanto sembra per avere un campione di dna in caso di ritrovamento di corpi.
La casa di Pantelleria…
Ma l’ipotesi suicidio non è l’unica pista battuta. Ci sono diversi elementi in questa vicenda che non tornano. Un amico della donna, da sempre in prima linea per cercare la verità non si dà pace: “Rossella non era in grado di organizzare una scomparsa così perfetta. E se davvero si fosse tolta la vita probabilmente sarebbe già stata ritrovata -spiega Pino Cappello a QdP -. Bisognerebbe a mio avviso scavare di più su certe vicende che hanno turbato non poco la vita di Rossella prima della sua scomparsa. Come ho già raccontato, lei era proprietaria di una villa a Pantelleria che aveva gentilmente dato in uso gratuito ad una coppia di amiche dal passato un po’ “travagliato”. Poche settimane prima di sparire nel nulla. Rossella era andata a trovarle ed era tornata sconvolta per come era ridotta casa sua. Dopo un anno quelle due donne vivono ancora a Pantelleria, in quella casa che non gli appartiene”.
L’unico parente diretto, erede di Rossella D’Angelo, è un nipote che fa l’attore a Roma. Ma attualmente non è rientrato in possesso di quella casa. “Nessuno le può buttare fuori – dichiara Pino Cappello a QdP – la legge è pazzesca. L’anno scorso io ed un gruppo di amici siamo andati a parlare del caso a Chi l’ha visto. Vogliamo che si torni a parlare di Rossella, perché è una vicenda davvero assurda e vogliamo che venga accertata la verità”.
Il giallo delle seconda borsa mai ritrovata
Era quasi Natale, Rossella aveva fatto l’albero e sotto ad esso aveva sistemato con cura tutti i regali per i suoi amici. Poi è scomparsa, nel nulla. Tutto molto strano, anche quella borsa con tutti i suoi oggetti personali ritrovata lì, su quella panchina di cemento distante un paio di chilometri dal luogo in cui la donna è scesa dal taxi. E’ stata davvero lei ad abbandonarla o qualcuno l’ha poggiata qualche ora dopo per depistare gli investigatori? E poi un altro elemento che rende il giallo ancora più controverso: le telecamere poste sopra l’ingresso di via XX Settembre hanno inquadrato Rossella D’Angelo mentre usciva da casa. La donna aveva con sé due borse. Una è stata ritrovata, l’altra no. Dov’è finita? Cosa conteneva? Chi ne è entrato in possesso?