Un audio sembra inchiodare M.O., il 17enne che si è autodenunciato per l’omicidio di Rosolino Celesia, avvenuto in discoteca la notte del 21 dicembre scorso. Ci sarebbe una ripresa, in cui non si vede chi tiene la pistola, ma da cui gli inquirenti avrebbero isolato l’audio. Urla, concitazione, ma anche una voce distinta, nei pressi dell’uscita d’emergenza del Notr3, che si rivolge al ragazzo, pronunciando il suo nome, dicendogli di non sparare.
Il 17enne non ha mai negato di aver sparato. Ha dichiarato di aver agito per paura, per difendersi da Celesia che aveva già colpito suo fratello facendolo cadere tramortito a terra. L’audio sarebbe la conferma che il giovane dice la verità. Il sospetto di chi indaga, infatti, era quello che il minorenne stesse coprendo il fratello 22enne da una pena più lunga in quanto maggiorenne.