Il Palermo, alla luce della sconfitta casalinga contro il Catanzaro e dopo i risultati delle partite del sabato, precipita all’ottavo posto in classifica. Hanno vinto ieri Parma, Venezia, Modena e Cittadella che allungano di altri tre punti sui rosanero. L’unica a non approfittare pienamente dell’ennesima debacle del Palermo è la Cremonese che non è andata oltre il pareggio a Pisa. Il Como, invece, al momento sesto, se dovesse fare risultato pieno in casa del SudTirol oggi si guadagnerebbe la terza posizione.
La squadra allenata da Corini è adesso a 9 punti dalle capolista Venezia e Parma. Uno spreco. Un patrimonio dilapidato in un mese e mezzo, con 4 sconfitte, un pareggio e una sola vittoria nelle ultime sei partite. Il Palermo non riesce più ad alzarsi. Sembra un pugile all’angolo, rassegnato a prendere un sacco di botte.
Una squadra che non sembra avere più voglia di lottare, né per la A né per cercare di salvare il suo allenatore Eugenio Corini che adesso rischia veramente tanto. Dopo la sconfitta per 1 a 2 contro il Catanzaro ha avuto un confronto con i dirigenti rosanero Gardini e Rinaudo. Per adesso resta al suo posto, crede nel fatto che la sua squadra possa recuperare forza e vivacità. Ma ha anche detto in conferenza post Catanzaro che i suoi giocatori hanno fatto una gara gagliarda. Un’affermazione che non sta né in cielo né in terra. Con tutto il rispetto per l’uomo Corini, a noi sembra che abbia perso completamente la bussola.
La prossima partita sarà domenica prossima contro la capolista Parma. Non poteva probabilmente capitare di peggio. Sembra quasi uno spartiacque. Un’eventuale brutta prestazione potrebbe costare molto cara ad Eugenio Corini. In città, intanto, cresce il malcontento per il silenzio della società e per il mancato esonero del tecnico. Sui social è già scattato il totoallenatore. I nomi più gettonati sono quelli di Nicola e di Iachini. Ma intanto le altre se ne vanno e lo svantaggio con le prime posizioni comincia ad essere difficile da colmare.
