Dopo la lunga sosta dedicata alle Nazionali si torna in campo ed il Palermo sarà di scena stasera al Barbera contro lo Spezia. La cornice di pubblico si prevede da grande occasione e non potrebbe essere altrimenti. C’è entusiasmo intorno alla squadra. Diciannove punti in otto partite, difesa di ferro e tre successi di fila nelle ultime tre uscite, certificano che il lavoro fin qui svolto va applaudito. Senza se e senza ma.
Quello che si chiede adesso ai ragazzi di Corini è di alzare la famosa asticella. La partita contro i liguri apre, infatti, un cinquina di partite che si disputeranno nell’arco di venti giorni e quattro di esse si giocheranno in casa: inevitabile pensare che il Barbera dovrà essere una roccaforte inespugnabile se si vogliono cullare sogni di gloria.
Il Palermo dovrà fare a meno di Di Mariano (ennesimo stop per l’esterno palermitano), Coulibaly e Buttaro, ma fortunatamente al tecnico rosanero non manca il materiale umano per colmare queste lacune. Pochi i dubbi di formazione per il tecnico bresciano che quasi sicuramente partirà con il suo classico 4-3-3. Le mani sicure ed i piedi educati di Mirko Pigliacelli difenderanno la porta; solita linea a quattro dietro con Mateju a destra e – probabilmente – Aurelio a sinistra dal primo minuto; in mezzo Ceccaroni e lo zio Lucioni sono ormai coppia di fatto.
In mediana, dando per certo l’impiego dello sloveno Stulac e dello scozzese Henderson, resta una maglia a disposizione: a contendersela saranno Jacopo Segre e Claudio Gomes, più staccato Vasic, sebbene l’impegno casalingo richieda un surplus di forza offensiva. A quello, però, penserà il trio maravilla composto da Insigne, Di Francesco e Capitan Brunori.
Lo Spezia di mister Alvini dovrebbe, invece schierarsi con un 3-4-1-2 con Zoet in porta, Amian, Nikolau e Bertola a comporre la linea difensiva, l’ex Elia, Salvatore Esposito, Bandinelli, Reca a metà campo con Kouda a supportare gli avanti Francesco Pio Esposito e Antonucci.
Appuntamento alle ore 20.30, per Palermo – Spezia. Per i rosanero l’obiettivo è non steccare.