“Per me Matteo Messina Denaro rappresentava una persona che dava lavoro ai suoi concittadini, ed ora con la sua morte non sarà più così. Le terre sequestrate dallo Stato sono abbandonate, quando c’era lui si coltiva e si raccoglieva, ora non è più possibile. Lo Stato non è capace ad amministrare le proprietà sequestrate alla mafia, allora, a chi conviene gestirle? Alla mafia o allo Stato?”. A parlare ai microfoni dell’inviata di Mattino Cinque news è un uomo di Castelvetrano che ieri si è recato al cimitero del comune Trapanese e ha deposto un fiore sulla tomba del boss morto il 25 settembre all’ospedale San Salvatore di Aquila.
“Il mio – spiega Salvatore – è stato un gesto umano“. C’è però da chiedersi se il castelvetranese porta un fiore a tutti i concittadini che ogni giorno muoiono nel suo paese.