martedì, 16 Dicembre 2025
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Il progetto è una produzione dell’Associazione Musicale Arturo Toscanini

Puer Natus est, il Natale nella tradizione musicale popolare europea in Cattedrale

Il Natale a Palermo, quest’anno, si accende di una luce speciale. Una luce antica, profonda, che nasce dal canto e attraversa i secoli. Sabato 20 dicembre 2025, alle ore 21, la Cattedrale di Palermo – cuore spirituale e simbolico della città – ospita PUER NATUS EST – Il Natale nella tradizione musicale popolare europea, un evento che va oltre la dimensione del concerto per trasformarsi in una vera e propria esperienza immersiva nella memoria sonora del Natale.

Il progetto è una produzione dell’Associazione Musicale Arturo Toscanini, in collaborazione con l’Accademia Musicale Ars Antiqua, sostenuta dal Comune di Palermo nell’ambito delle attività ufficiali delle Festività 2025, con la partecipazione della Cattedrale di Palermo, di F.lli Cimino Srl e, per la prima volta, di BC Sicilia. L’iniziativa inaugura inoltre una nuova collaborazione con il Dipartimento di Musica – Sezione Musica Sacra, destinata a svilupparsi e a dare frutti significativi a partire dal 2026.

Il programma del concerto si articola in tre grandi sezioni, costruite secondo un percorso di progressiva intensificazione spirituale e musicale, capace di alternare canto corale, momenti strumentali e pagine a cappella, restituendo tutta la varietà e la ricchezza della tradizione natalizia europea.

La prima parte è dedicata alla devozione popolare e alle Laudi Filippine del XVI secolo, nate nell’ambiente oratoriano romano di San Filippo Neri. In queste pagine il Natale si fa racconto semplice e affettuoso, quasi domestico: Nell’apparir del sempiterno sole, Sopra il fieno colcato e Angel dal ciel disceso rivelano un cristianesimo vissuto con immediatezza e partecipazione, in cui la fede diventa canto condiviso e gesto comunitario. Accanto alle laudi, i villancicos del Cancionero de Upsala introducono fin da subito un clima festoso e narrativo, fatto di ritmo, colore e gioia collettiva.

La seconda parte apre a un più ampio orizzonte europeo, con un affascinante affresco di villancicos e canti medievali che testimoniano l’unità culturale del Natale cristiano oltre i confini geografici. Riu riu chiu, Señores el qu’es nasçido, Verbum caro factum est ed E la don Verges Maria, tratti dal Cancionero de Upsala (1556), dialogano con le immortali melodie delle Piae Cantiones (1582): Gaudete, Angelus ad Virginem e Personent hodie. Un repertorio colto e popolare al tempo stesso, dove danza e preghiera, festa e contemplazione convivono in un equilibrio sorprendente.

La terza e ultima parte conduce l’ascoltatore nel cuore della liturgia cristiana, dove il canto si fa pura proclamazione del Mistero. L’antifona gregoriana Puer natus est, uno degli incipit più solenni del Natale, apre questa sezione evocando nella sua nudità sonora il mistero dell’Incarnazione. Seguono tre capolavori assoluti della polifonia sacra: Illumina oculos meos di Giovanni Pierluigi da Palestrina, intensa preghiera di luce e supplica; O Magnum Mysterium di Tomás Luis de Victoria, vertice del Rinascimento spagnolo, dove lo stupore per il Dio fatto uomo si traduce in un contrappunto limpido e luminoso; e Iubilate Deo di Antonio Lotti, pagina di grande equilibrio formale e fervore spirituale, che suggella il percorso con una gioia solenne e consapevole.

A impreziosire il percorso sonoro, l’utilizzo di strumenti d’epoca, che restituiscono a queste musiche la loro acustica originaria: i liuti, l’arciliuto e la viella di Silvio Natoli, il flauto diritto di Claudio Arena e le percussioni storiche di Giuseppe Valguarnera ricamano intorno alle voci una tavolozza timbrica raffinata ed evocativa.

Protagonista della serata è il Coro “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Palermo, fondato nel 1983 dal maestro Giovan Battista D’Asta e oggi diretto da Giosuè D’Asta riconosciuto come una delle realtà corali più autorevoli del territorio. Con oltre quarant’anni di attività, il coro rappresenta un punto di riferimento per l’interpretazione della polifonia rinascimentale e della musica sacra europea. Non un coro lirico, ma un ensemble polifonico selezionato, costruito sulla precisione timbrica, sull’eleganza vocale e sulla rigorosa coerenza stilistica.Tra le produzioni più significative figurano la Via Crucis di Liszt, la Messa del Primo Tuono di Antonio Lotti, Le Sette Parole di Cristo sulla Croce di Gounod, e grandi pagine sacre di Händel, Bach, Vivaldi e Mozart, eseguite nelle principali basiliche e cattedrali siciliane in collaborazione con l’Accademia Musicale Ars Antiqua e l’Associazione Musicale Arturo Toscanini.
Negli ultimi anni il coro ha intensificato la propria presenza artistica con concerti nella Cripta della Cattedrale di Palermo, il ciclo di concerti Tenebrae Factae Sunt in memoria di Benedetto XVI, la partecipazione alle edizioni 2023, 2024 e 2025 del Festival di Musica Barocca, il concerto per il 130° anniversario dell’Istituto dei Ciechi “Florio–Salamone” e un prestigioso workshop con Monsignor Giuseppe Liberto, già direttore della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”. Nel 2025 è stato inoltre invitato nella Città di Palestrina per il concerto nazionale dedicato al 500° anniversario del Princeps Musicae. Dal 2021, sotto la direzione del maestro Giosuè D’Asta, l’ensemble vive una nuova stagione di crescita, maturità stilistica e riconoscimento nazionale.

Accanto al coro, l’Associazione Musicale Arturo Toscanini, attiva dal 1996, continua a rappresentare un presidio culturale fondamentale per Palermo. Nata con l’obiettivo di diffondere la musica oltre gli ambienti accademici, l’associazione ha sempre mantenuto un approccio umano, antiaccademico e profondamente educativo, promuovendo concerti, festival, masterclass e progetti formativi. Oggi, sotto la presidenza del maestro Giosuè D’Asta, questo percorso si consolida con rinnovata energia e visione.

PUER NATUS EST non è dunque un semplice concerto, ma un vero atto culturale: una celebrazione della memoria musicale del Natale europeo e un invito a riscoprire il patrimonio sonoro che ha plasmato la spiritualità del continente. In una città dalla storia millenaria come Palermo, una serata così è destinata a diventare un appuntamento imperdibile.

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