Palermo tristemente ultima nella classifica delle grandi città italiane nella raccolta differenziata. È quanto emerge dal nuovo Rapporto Rifiuti Urbani 2025 presentato a Roma da ISPRA, che fotografa la situazione dei comuni con oltre 200.000 abitanti. Secondo i dati ufficiali, il capoluogo siciliano si colloca all’ultimo posto nazionale con una percentuale pari al 17,3 per cento riferita al 2024, in leggera crescita rispetto al 16,9 per cento registrato nel 2023. Penultima in graduatoria è Catania, che si attesta al 33,4 per cento, anch’essa in incremento sul dato dell’anno precedente.
La distanza tra le due principali città metropolitane dell’Isola e le realtà più virtuose d’Italia appare significativa, considerando che la media nazionale della raccolta differenziata nel 2024 si attesta al 67,7 per cento. Nello stesso segmento di confronto, Bologna guida la classifica con il 72,8 per cento, seguita da Padova, Venezia, Milano e Firenze. Subito dopo queste realtà settentrionali si colloca Messina, che rappresenta la principale eccezione del Mezzogiorno. Il nuovo Rapporto ISPRA 2025, infatti, certifica per la città dello Stretto un risultato pari al 58,6 per cento, valore che la colloca stabilmente al sesto posto nazionale tra i comuni con popolazione superiore ai 200.000 abitanti.
Il dato di Messina, presentato ufficialmente durante l’evento ospitato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e confermato anche dal Vicedirettore Conai Fabio Costarella, rappresenta un miglioramento rispetto all’edizione precedente del Rapporto. Nel documento ISPRA 2024, la percentuale riferita all’anno 2023 si era fermata al 55,4 per cento. L’incremento registrato nel 2024 consolida il primato della città come prima in assoluto nel Sud Italia nella categoria dei grandi comuni e conferma un’evoluzione costante avviata negli ultimi anni.
Il confronto con la media regionale contribuisce a definire meglio il quadro complessivo. La Sicilia, nel suo insieme, raggiunge il 55,5 per cento di raccolta differenziata, confermando una progressiva crescita avviata a partire dal 2020. In questo scenario, il contributo di Messina assume particolare rilievo e incide in modo diretto sulla performance generale della Regione, posizionandola tra le realtà meridionali in più rapida trasformazione.
La posizione di Messina, oggi tra le prime sei città italiane sopra i 200.000 abitanti per percentuale di raccolta differenziata, è il risultato di un percorso iniziato nel 2018 e basato su una gestione integrata del ciclo dei rifiuti. L’estensione del servizio porta a porta su tutto il territorio comunale, l’impiego di sistemi digitali per la tracciabilità e il controllo, le attività di informazione rivolte alla cittadinanza e le iniziative di sensibilizzazione hanno contribuito alla stabilizzazione del dato registrato da ISPRA. L’Amministrazione comunale e Messinaservizi Bene Comune hanno espresso soddisfazione per il risultato, sottolineando il ruolo determinante della collaborazione della cittadinanza nel raggiungimento degli obiettivi.
Il Sindaco Federico Basile, intervenuto a commento dei dati, ha evidenziato come il Rapporto ISPRA 2025 certifica, con numeri ufficiali, il posizionamento di Messina tra le prime sei grandi città italiane. Ha definito il risultato la conferma di un percorso avviato negli ultimi anni e ha rivolto un ringraziamento agli operatori e ai cittadini per l’impegno quotidiano. Ha affermato che la direzione intrapresa sarà ulteriormente rafforzata attraverso nuovi investimenti e interventi destinati a rendere la città sempre più sostenibile.


