La direzione dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, in collaborazione con l’ufficio tecnico, ha stretto un importante accordo di collaborazione con il Dipartimento SAAF (Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali) dell’Università degli Studi di Palermo per preservare e valorizzare il patrimonio monumentale presente nel giardino del nosocomio, tra cui una fontana, il giardino stesso e una serra. Questo accordo è stato realizzato in partenariato con l’Assessorato dei Beni Culturali dell’Identità Siciliana.
Il giardino storico dell’ospedale Villa Sofia è un’area verde di notevole importanza, riconosciuta come di interesse storico, artistico e monumentale con Decreto dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
L’accordo con il Dipartimento SAAF prevede diverse iniziative:
a) L’attuazione di attività di supporto tecnico-scientifico per il miglioramento e la manutenzione straordinaria degli elementi vegetali e del design del giardino;
b) La realizzazione di progetti di ricerca, pubblicazioni e ricerche storiche, artistiche e botaniche per comprendere meglio le trasformazioni storiche del giardino e delle sue immediate vicinanze, nonché per promuovere le pratiche tradizionali di manutenzione del giardino;
c) La creazione di un Piano di Gestione del giardino storico per garantire la sua conservazione, manutenzione e valorizzazione come un sito di importanza storica, artistica e culturale.
“L’accordo con l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – spiega l’Ing. Vincenzo Nicastri, direttore del servizio tecnico dell’Aoor Villa Sofia Cervello – prevede, in particolare, la rifunzionalizzazione del giardino con le varie specie arboree e relativi percorsi, così da trasformarlo in un giardino terapeutico a beneficio dei pazienti, al fine di migliorare il comfort ed il benessere degli stessi. Inoltre, verrà effettuata la manutenzione straordinaria della Villa Monumentale e del padiglione denominato Cavallerizza; la messa in sicurezza della Serra, al cui interno è riportato in miniatura il gioco delle vasche e dei percorsi della Zisa; del gazebo, realizzato interamente in ferro con il pavimento in maiolica; della vasca in pietra, la cui forma e contorno rievocano la Trinacria e della fontana in pietra, ubicata nella zona verde prospiciente l’originaria residenza padronale. Questa cooperazione ha l’obiettivo di valorizzare l’identità storica, artistica, culturale del sito in oggetto, realizzando di fatto oltre che un giardino terapeutico per i pazienti, la possibilità per tutti gli utenti di fruire di questi beni monumentali, in accordo alla destinazione d’uso dei luoghi”.
“Un obiettivo fortemente voluto – conclude Walter Messina, commissario straordinario dell’Aoor Villa Sofia Cervello di Palermo – oltre che per riqualificare, preservare e valorizzare un patrimonio culturale importante, posto che si tratta di aree note per la bellezza dell’architettura e per le rinomate collezioni botaniche presenti all’interno del parco, che oggi, a seguito della nuova destinazione d’uso e della massiccia urbanizzazione, hanno subìto diversi cambiamenti e necessitano di manutenzione a causa del naturale deterioramento dei materiali, anche per contribuire, a rendere più gradevole il percorso assistenziale dell’utenza.
Soprattutto, grazie a questo protocollo con SAAF – continua Messina – che è stato possibile attivare, anche per la sensibilità dimostrata dall’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, che ha accolto la nostra proposta relativamente alle autorizzazioni di rito e di pertinenza per aree che ospitano opere di grande valenza monumentale, possiamo oltre che salvaguardare le stesse, tutelare, anche le persone fisiche che quotidianamente circolano al loro interno: pazienti, famigliari, ma anche gli stessi lavoratori, ottemperando, dunque, con incisività all’inderogabile dovere di garantire la salute e la sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro, riducendo i rischi, in linea con il DLgs.81/08, che impone in capo al datore di lavoro la responsabilità inerente l’adozione di tutte le idonee misure di sicurezza, che devono essere aggiornate in relazione all’evolversi delle circostanze”.