Non ce l’ha fatta Giuseppe Salvatore La Rosa, operaio sessantenne che da tre giorni si trovava in fin di vita in seguito a un grave incidente avvenuto in un cantiere edile del Policlinico di Palermo. L’uomo era precipitato da un’impalcatura al terzo piano, riportando un’emorragia cranica che aveva reso da subito critiche le sue condizioni. Ricoverato nel reparto di Terapia intensiva, nonostante i tentativi dei medici il suo cuore ha smesso di battere nelle scorse ore.
Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri e i tecnici dello Spresal dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, chiamati a ricostruire con precisione la dinamica della caduta e a verificare il rispetto delle norme di sicurezza nel cantiere. L’inchiesta dovrà chiarire se l’operaio disponesse di tutte le attrezzature necessarie e quali fossero le condizioni operative nel momento in cui si è verificato l’incidente.
La Rosa era residente a Belmonte Mezzagno, dove era molto conosciuto. L’amministrazione comunale, in segno di partecipazione al dolore della famiglia e dell’intera comunità, ha annunciato che verrà proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali, la cui data sarà definita nelle prossime ore.
Un messaggio di cordoglio è stato diffuso dalla direzione strategica del Policlinico di Palermo, che a nome di tutta l’Azienda ospedaliera universitaria ha espresso «con grande tristezza» la propria vicinanza ai familiari e ai colleghi dell’operaio. «Alla famiglia, ai colleghi e a tutte le persone che gli erano vicine, l’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico rivolge le più sentite condoglianze ed esprime sincera vicinanza in questo momento di grande dolore», si legge nella nota. L’ospedale ha inoltre confermato «la piena collaborazione con le autorità competenti per l’accertamento delle dinamiche dell’accaduto», ribadendo la volontà di fare chiarezza su una tragedia che riporta drammaticamente al centro dell’attenzione il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro.
