lunedì, 10 Novembre 2025
Il Quotidiano di Palermo - Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n.7/2025 Direttore responsabile: Michele Sardo

la Polizia invita alla massima prudenza contro falsi incidenti e finti operatori.

Due giovani in manette per truffe agli anziani tra Napoli e Palermo: la polizia sequestra gioielli e 14mila euro

A Palermo, arrestati due giovani italiani, M.G. di 29 anni e D.B.A. di 38 anni, già detenuto per altri reati, entrambi con precedenti di polizia, accusati di aver truffato, in concorso, cinque anziani a Palermo tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. Le vittime, venivano ingannate con telefonate in cui si chiedeva denaro con urgenza per presunti incidenti che avrebbero coinvolto loro familiari.

La Squadra Mobile di Palermo, insieme a quella di Napoli, ha eseguito in Campania un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal GIP di Palermo su richiesta della Procura.

Le indagini

Le indagini, condotte attraverso l’analisi dei tabulati telefonici, l’uso di telecamere di sorveglianza e il monitoraggio degli spostamenti degli indagati da Palermo, hanno permesso di delineare i ruoli dei due sospettati: D.B.A. sarebbe stato l’incaricato di ritirare il denaro dalle vittime, mentre M.G. avrebbe svolto la funzione di “palo” e autista per agevolare la fuga. Nel corso delle investigazioni è emerso anche un episodio di rapina impropria, durante il quale D.B.A. avrebbe aggredito il figlio di una vittima, intervenuto per fermarlo dopo che l’uomo aveva appena truffato la madre.

Tra le prove raccolte dalla Procura di Palermo figura anche il sequestro, effettuato durante una perquisizione, di circa 14.000 euro in contanti e di vari gioielli in oro, risultati provento delle truffe e successivamente restituiti ai proprietari.

La Polizia raccomanda che, in caso di telefonate sospette con richieste di denaro per presunti incidenti a familiari, di contattare immediatamente le forze dell’ordine. È importante ricordare di non consentire l’ingresso in casa a persone sconosciute che non possano dimostrare chiaramente la propria identità, anche se vestono uniformi o si presentano come professionisti. Si ribadisce inoltre che nessun appartenente alle Forze dell’Ordine o ad enti pubblici è autorizzato a riscuotere denaro o a ritirare beni direttamente dai cittadini.

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