sabato, 25 Ottobre 2025
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Centro d’arte Raffaello, due artisti in mostra insieme a Walasse Ting

Il “Centro d’arte Raffaello” si arricchisce della presenza di due nuovi artisti: Marco Lodola e Claudio Malacarne, che entrano ufficialmente nel novero dei talenti contemporanei della galleria, da trentanove anni punto di riferimento del mercato nazionale e internazionale.
Ad annunciarlo è il direttore artistico Sabrina Di Gesaro, in occasione dell’esposizione dedicata ai due artisti che rimarrà fruibile fino al prossimo 2 novembre nella sede di via Emanuele Notarbartolo 9/E a Palermo.
Marco Lodola è uno dei protagonisti dell’arte contemporanea italiana.
Nato a Dorno in provincia di Pavia nel 1955, si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e, successivamente, di Milano.
Fin dagli anni Ottanta è tra i fondatori del movimento Nuovo Futurismo, promosso dal critico Renato Barilli.
La sua ricerca fonde arte visiva, musica e cultura pop, dando vita a un linguaggio fortemente riconoscibile.
Ha collaborato con musicisti, registi e stilisti, portando la sua arte anche nel mondo del design, della scenografia e della comunicazione visiva.
Le sue opere sono esposte in musei, gallerie e spazi pubblici in tutto il mondo.
Anche Claudio Malacarne figura tra i nomi di spicco italiani dal respiro internazionale, ed è uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea.

Alcune opere di Claudio Malacarne


Nato a Mantova nel 1956, sin da ragazzo è dedito alla pittura, con una passione irrefrenabile alimentata attraverso studi e perfezionamenti che lo portano a ottenere una cifra stilistica del tutto personale, oggi immediatamente riconducibile a lui.
Dopo una prima fase focalizzata a un realismo figurativo, sviluppa successivamente un nuovo linguaggio espressivo carico di energia, in cui il colore diventa l’assoluto protagonista.

LE PAROLE DEL DIRETTORE ARTISTICO SABRINA DI GESARO


“Annunciare l’ingresso in galleria di artisti del calibro di Marco Lodola e Claudio Malacarne – afferma la dottoressa Sabrina Di Gesaro – è un motivo di grande soddisfazione e orgoglio: si tratta di due protagonisti assoluti della scena artistica contemporanea italiana e non solo, che con linguaggi diversi ma complementari hanno saputo tracciare percorsi riconoscibili e coerenti, conquistando musei, gallerie e collezioni private in tutto il mondo”.
“Per una realtà come la nostra – sottolinea – da sempre attenta a selezionare e proporre il meglio del panorama contemporaneo, l’ingresso di Marco Lodola e Claudio Malacarne rappresenta una tappa significativa e l’occasione per offrire ai collezionisti e agli appassionati non soltanto opere di grande prestigio, ma anche creazioni accessibili, capaci di unire valore artistico e investimento”.
La poetica di Marco Lodola si distingue per l’uso audace del colore, delle luci al neon e dei materiali industriali come il perspex e il PVC.
Le sue figure stilizzate – ballerini, coppie, automobili, motociclette, icone musicali – sono immerse in un’atmosfera onirica e senza tempo, sospese tra passato e presente: rilegge in chiave contemporanea le intuizioni futuriste, accostandole alla cultura pop e alla pubblicità, in un continuo dialogo tra arte alta e cultura di massa.
La luce, elemento centrale della sua produzione, trasforma ogni opera in un oggetto sensoriale, capace di attivare nello spettatore emozioni dirette e universali.
Nello specifico, le sue serigrafie su carta e PCV sono immediatamente riconoscibili per il linguaggio pop, ironico ed elegante, che trae ispirazione da icone della cultura contemporanea.
La pittura di Claudio Malacarne raffigura principalmente l’universo femminile in una narrazione seducente e sensuale, capace di emanare il desiderio attraverso la bellezza dei corpi in movimento, degli sguardi sospesi, di atmosfere che si stagliano su fondi intensi.

Alcune opere di Walasse Ting


La sua arte è vibrante, istintiva e passionale, non descrive ma evoca un frammento di vita interiore, filtrato attraverso l’uso magistrale della luce, dei chiaroscuri e dalla sapienza nella stesura materica del colore.
Le sue serigrafie su cartoncino, con le loro donne, gli Eden e i giardini dai colori tropicali che richiamano la luminosità di Paul Gauguin, evocano un mondo poetico e carnale al contempo.

I COLORI E LA LUCE DI WALASSE TING

Alle opere dei due grandi artisti contemporanei, si affiancano quelle di Walasse Ting, artista sino-statunitense scomparso nel 2010: una vera chicca per i collezionisti che ricercano le sue guaches e serigrafie ormai introvabili.
Il “Centro d’arte Raffaello”, infatti, custodisce al proprio interno collezioni che comprendono i più grandi nomi del Novecento e di fama mondiale quali, appunto, Walasse Ting.
Nato a Shanghai, visse tra Hong Kong, l’Europa e gli Stati Uniti, entrando in contatto con il gruppo CoBrA e subendo l’influenza della Pop Art.
Dopo una prima fase astratta, approdò a un linguaggio figurativo vibrante e sensuale, riconoscibile nei suoi celebri nudi e nei colori accesi che oggi fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private.
“Abbiamo voluto accostare i nomi di Marco Lodola, Claudio Malacarne e Walasse Ting – spiega il direttore artistico – all’interno della nostra mostra, perché si tratta di tre artisti che, sebbene appartenenti a epoche e linguaggi differenti, sono uniti dal comune denominatore della capacità di parlare al cuore e agli occhi attraverso il colore, la luce e l’energia delle loro visioni”.
“È una scelta – osserva – che rappresenta pienamente la filosofia della galleria: valorizzare il dialogo tra maestri affermati e talenti contemporanei, offrendo opportunità ai collezionisti ma rendendo l’arte anche accessibile a un pubblico più numeroso”.
“Siamo certi che Palermo – conclude Sabrina Di Gesaro – saprà accogliere con entusiasmo questa nuova proposta e lasciarsi conquistare da un percorso che celebra l’arte nella sua forma più viva e universale”.
L’ingresso alla mostra, visitabile anche sul sito raffaellogalleria.com, è gratuito.
Il “Centro d’arte Raffaello” è aperto tutti i giorni da lunedì a sabato, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:30; la galleria rimane chiusa nei giorni festivi, la domenica e il lunedì mattina.

*In copertina, “Tra le onde” di Marco Lodola

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