giovedì, 23 Ottobre 2025
Il Quotidiano di Palermo - Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n.7/2025 Direttore responsabile: Michele Sardo

I due politici si erano già affrontati verbalmente nella seduta di due giorni fa

Tamajo contro La Vardera: un duro scontro social incendia l’Ars

Si accende lo scontro politico tra l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo e il deputato regionale di Controcorrente Ismaele La Vardera. A innescare la polemica, un post pubblicato da Tamajo sul suo blog dopo un acceso confronto avvenuto due giorni fa durante e dopo la seduta dell’Ars, in cui i due politici avevano già duellato a suon di accuse.

Nel suo intervento, l’assessore accusa La Vardera di “fare spettacolo” invece di occuparsi di politica. Due giorni fa, in aula, lo aveva definito quaquaraqua. “Ieri La Vardera, mentre si discuteva in aula, invece di fare politica faceva un servizio televisivo. Perché? Perché gli ho dato fastidio, forse. Perché ho preferito lavorare in silenzio, invece di mettermi in scena come lui”, scrive Tamajo, ricordando anche una vecchia inchiesta condotta dallo stesso La Vardera in cui il suo nome era stato associato a un presunto voto di scambio: “Sapete com’è finita? Archiviata dopo otto mesi. Fine della storia. Ma quello, ovviamente, non lo ha mai raccontato con la stessa enfasi”.

Tamajo prosegue attaccando il metodo di lavoro del deputato: “Adesso si inventa di nuovo un caso, perché qualcuno in aula gli ha ricordato che forse il silenzio — quando si parla di certi temi come la Italo Belga o il Mondello Palace Hotel — non è sempre un male: è serietà, è rispetto delle indagini, è rispetto verso la magistratura, è non buttare fango a caso. Ma a lui serve lo spettacolo. E lo spettacolo, si sa, non vive di verità: vive di titoli, di tagli, di montaggi”.

L’assessore accusa inoltre La Vardera di aver “infangato un intero quartiere” con la sua recente inchiesta su Mondello: “Ha preso una zona splendida di Palermo, piena di famiglie, di attività, di giovani che lavorano onestamente, e l’ha trasformata in un set di cronaca nera. Questo non è giornalismo, non è politica: è show business sulla pelle dei cittadini”.

Tamajo poi punta il dito contro un presunto doppiopesismo: “Mentre attacca chi lavora, non dice una parola su altri nomi, su altre vicende che meriterebbero lo stesso clamore. Silenzio totale. Strano, no? Per esempio? Giuseppe Piraino. Un suo amico, Giuseppe Piraino, componente del suo stesso partito, adesso indagato per truffa, con un sequestro di 3,5 milioni di euro. Per noi, lo dico con chiarezza, è innocente fino al terzo grado di giudizio. Però Piraino, in un video pubblico, dice una cosa gravissima: che a Mondello ‘tutti pagano il pizzo tranne uno che fa dolcini’. Facciano nomi e cognomi, se hanno prove. Perché gettare fango su un intero quartiere, su commercianti e famiglie oneste, è inaccettabile”.

La replica di Ismaele La Vardera non si è fatta attendere. In un post al vetriolo, il deputato di Controcorrente risponde duramente all’assessore: “Caro Tamajo, evidentemente per non gettare fango su Mondello mi sarei dovuto girare la faccia d’altra parte e in modo omertoso fare finta di nulla davanti a delle evidenti ingiustizie che si sono consolidate prima con tornelli e staccionate abusive che una sua collega assessore e il suo stesso presidente hanno dovuto rimuovere senza che lei casualmente non li avesse mai visti, e poi per non gettare fango dovevo fare finta di nulla davanti a parenti di boss di primo livello assunti all’interno del demanio della Regione”.

Poi l’affondo finale: “Le posso dare un consiglio? Era meglio che stava in silenzio perché adesso sappiamo palesemente da che parte sta”.

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