Le difficoltà dell’assistenza specialistica agli alunni con disabilità e del loro diritto allo studio è stato al centro di un incontro oggi in Prefettura. I rappresentanti della Prefettura, ma anche dell’Usr Sicilia e Uat Palermo, hanno potuto ascoltare dalla viva voce dei dirigenti scolastici degli istituti comprensivi “Lombardo Radice”, “Boccadifalco Tomasi di Lampedusa”, “Rita Levi Montalcini”, “Florio San Lorenzo”, “Manzoni Impastato”, “De Amicis Da Vinci” e “Caponnetto” tutti i problemi e le difficoltà che quotidianamente le scuole affrontano per l’organizzazione del servizio a garanzia dei diritti degli alunni con disabilità.
“È stato davvero un momento di confronto importante e grande attenzione è stata dimostrata dalla viceprefetto aggiunto Giuseppina Addelfio – dichiara il segretario Flc Cgil Palermo Fabio Cirino, che ha richiesto l’incontro dopo le segnalazioni giunte da Palermo ma anche da comuni della provincia come Monreale, Carini e Campofelice di Roccella. Al tavolo erano presenti anche altre sigle sindacali.
Le criticità denunciate riguardano innanzitutto il numero dei collaboratori scolastici presenti nei vari istituti, nonostante l’assegnazione di posti in deroga dagli uffici periferici del Mim.
“Una carenza che dipende dai criteri non più rispondenti alle odierne esigenze di una scuola aperta al territorio anche il pomeriggio ma che ha come riferimento principale il numero di alunni che calano ogni anno”, spiega Cirino.
Riguardo all’assistenza specialistica agli alunni con disabilità, oltre ai ritardi “cronici e ingiustificabili” che si registrano ogni anno, è emerso il problema degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione del Comune di Palermo, che solo adesso stanno cominciando ad arrivare nelle scuole anche se in numero ridotto.
“E’ insorto infatti un problema legato alla richiesta di apertura della partita Iva, necessaria per ricevere l’incarico – prosegue Cirino – Un fatto che sta producendo malumori e rinunce tra il personale interessato, almeno tra chi non supererebbe i 5 mila euro annui di reddito, anche se il nuovo incarico assumerebbe i contorni di un’attività continuativa e professionale e non occasionale”.
L’altro problema è legato all’assistenza specialistica igienico sanitaria, per gli alunni che necessitano interventi specialistici e non di base. Al tavolo è stato ribadito all’unanimità che la competenza per l’assistenza specialistica non di base, come da norma, spetta all’ente locale. Mentre quella di base è affidata ai collaboratori scolastici, in forza dei contratti collettivi nazionali, che al momento le svolgono entrambe.
“Purtroppo, ancora oggi, si confonde l’assistenza di base con quella specialistica e nonostante gli
stanziamenti dell’ultima finanziaria regionale, destinati all’assistenza specialistica degli alunni con disabilità, da 6 a 10 milioni per i comuni e da 2 a 4 milioni per i consorzi, permangono disservizi e criticità rilevanti, partenze in ritardo, modalità differenti a macchia di leopardo o interruzioni – conclude Cirino – Abbiamo appreso che a Villabate il servizio Asacom sarà interrotto lunedì a causa di problematiche di natura finanziaria. Riteniamo che occorra portare a sistema omogeneo tutto ciò che attiene all’assistenza e ai servizi destinati agli alunni con disabilità, con linee guida regionali, uniche ed omogenee, per tutti i comuni e per tutti i gradi di istruzione. Solo così si può porre fine alle diverse gestioni, che generano differenze, criticità o addirittura negazione di quello che è un diritto primario per i nostri studenti”.