La procuratrice Claudia Caramanna ha disposto in via d’urgenza l’allontanamento della compagna e della figlia di Gaetano Maranzano, il 28enne che ha confessato l’omicidio di Paolo Taormina, il giovane di 21 anni ucciso sabato scorso davanti al pub O’ Scruscio in via Spinuzza. La misura è stata eseguita nelle scorse ore nel quartiere Cruillas, dove viveva la famiglia dell’assassino.
Le due – la compagna e la bambina – sono state collocate in una struttura protetta, in una località tenuta riservata per ragioni di sicurezza. Una decisione assunta dopo una valutazione complessiva della situazione ambientale, dopo i fatti di cronaca avvenuti, ritenuta non idonea alla crescita della minore.
Contestualmente, la Procura per i Minorenni ha avviato la procedura di decadenza della potestà genitoriale nei confronti di Maranzano e della compagna, provvedimento che dovrà essere vagliato dal tribunale competente.
La misura arriva a pochi giorni dall’arresto di Maranzano, proveniente da una famiglia nota nel mondo della criminalità dello Zen di Palermo: il padre, Vincenzo, detto Gnu Gnu, sta scontando una condanna a oltre dodici anni di reclusione per un tentato omicidio legato al controllo del mercato della droga; altri parenti risultano coinvolti in episodi di violenza e reati comuni. Il Gip ha convalidato ieri il fermo in carcere per il 28enne.
Oggi, intanto, si svolgeranno i funerali di Paolo Taormina in Cattedrale. Il sindaco di Palermo ha disposto il lutto cittadino.
