In 26 mila avevano gridato presente al Barbera. Si aspettava dalla sua squadra un cammino da camaleonte e invece ha assistito al passo del gambero. Già, perché a parte il risultato, nessun progresso dal punto di vista tecnico c’è stato ieri, anzi. Bloccato da un modulo poco efficace il Palermo ha sbattuto contro il muro calabrese cercando sempre le stesse, ovvie, sterili soluzioni. Cross puntualmente preda dei centrali del Cosenza, conversioni al centro da parte degli esterni inesistenti e solo un paio di verticalizzazioni ad innescare gli attaccanti per evitare l’uno contro uno.
Che fosse una gara non semplice, peraltro, si sapeva. Ci si aspettava però un atteggiamento diverso, soprattutto una capacità di rimodulare il gioco a gara in corso. Se sia colpa di Corini e se i giocatori non hanno applicato bene le idee del tecnico è un rebus a cui non ci sentiamo di rispondere, almeno in questo inizio di stagione. È vero però che anche stavolta, come in tutto il campionato precedente, le sostituzioni sono state fatte ruolo per ruolo. Forse occorreva qualche variazione tattica, magari un trequartista capace di agire tra le linee e fare uscire gli avversari dall’area di rigore o forse anche una torre capace di fare la boa sui cross che i rosa riuscivano a fare. Fatto sta che col passare del tempo ci si rendeva conto che solo un jolly avrebbe potuto risolvere la partita. Una giocata di classe, un tiro sporco o una magia era quello che i tifosi speravano di trovare. Invece nel cilindro ha rovistato Fabio Caserta trovando Canotto che, lasciato troppo solo al limite dell’area, ha trovato il coniglio e confezionato il jolly che ha riportato sulla terra Brunori e compagni.
Venezia è dietro l’angolo e l’occasione per un pronto riscatto è a portata di mano. Servirà più lucidità da parte di qualche giocatore e un po’ di elasticità nelle scelte dei moduli da parte dell’allenatore. Quella di Vanoli è una squadra candidata al salto di categoria ma l’organico del Palermo non è inferiore a quello dei lagunari. Un regalo in gondola sarebbe gradito ai tifosi rosa e darebbe carburante ad una squadra che se è davvero la più forte del campionato è chiamata subito a dimostrarlo.