Badami esprime il cordoglio del sindacato e la vicinanza alla famiglia della vittima, sottolineando come l’ennesima tragedia della notte palermitana rappresenti “una ferita profonda per l’intera comunità, un segnale del disorientamento e dell’assenza di punti di riferimento che colpiscono troppi giovani”.
“La città piange l’ennesima giovane vita persa senza un perché — afferma la segretaria della Cisl —, ma serve un intervento immediato: i cittadini hanno paura. Le risse sono ormai all’ordine del giorno, i commercianti del centro storico non si sentono al sicuro e troppo spesso a farne le spese sono anche i lavoratori. Palermo vive una stagione di violenza diffusa che va affrontata con decisione e responsabilità collettiva”.
Badami pone inoltre una domanda che definisce “cruciale” per la riflessione pubblica: “Ma l’accesso alle armi a Palermo, anche ai giovani, è diventato così semplice? È un interrogativo che deve diventare un punto di partenza per un’azione comune di chi ha davvero a cuore questa città”.
Il segretario Cisl richiama poi l’attenzione sul cambiamento della percezione di sicurezza: “L’immagine di Palermo sta cambiando agli occhi dei cittadini e dei turisti. Il rischio è che la paura e la violenza producano non solo danni economici, ma anche un grave colpo alla reputazione di una città bellissima, che ha sempre tanto da offrire”.
Infine, l’appello all’unità e alla prevenzione: “Bisogna rispondere uniti allo sbando con una strategia che parta dalle scuole, diffondendo i valori del rispetto della vita, della tolleranza e del ripudio delle armi. Lo Stato deve far sentire la sua presenza con presidi costanti, ma anche con un lavoro strutturale e lungimirante di prevenzione. Palermo è in emergenza e non può più aspettare”.