Si è spenta definitivamente la speranza che, fino all’ultimo, ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Dopo settimane di ricerche incessanti, tra elicotteri, droni, unità di terra e squadre specializzate, il corpo senza vita di Marianna Bello è stato ritrovato in un canale di scolo che conduce a mare, conseguenza della violenta ondata di maltempo che ha travolto Favara e l’Agrigentino.
A scoprire il corpo senza vita di Marianna Bello alcuni cacciatori impegnati in una battuta di caccia. Nelle scorse aettimane alcuni indizi avevano reso più fosco lo scenario: una scarpa e un portafoglio e altri oggetti rinvenuti nel vallone che conduce al depuratore comunale, erano stati riconosciuti dai familiari come appartenenti alla donna.
Marianna, 38 anni, è stata trascinata via dalla furia dell’acqua mentre si trovava per strada, inghiottita da un flusso improvviso che si è trasformato in una trappola mortale. Le operazioni di ricerca si erano concentrate lungo il canalone delle acque bianche, fino a Cannatello e alla costa, ma il corpo della giovane donna era nascosto dal fango lasciate dall’alluvione. Probabile che le nuove piogge abbiano scavato facendo riaffiorare il cadavere. Marianna Bello lascia nella disperazione il marito e i suoi tre figli e un grande trauma alla città di Favara.
