Un lungo e durissimo sfogo affidato a Facebook quello della figlia 17enne di Stefano Gaglio, il magazziniere della farmacia Sacro Cuore ucciso lunedì scorso in via Oberdan. Parole cariche di rabbia e dolore che puntano il dito contro Giuseppe Cangemi, l’uomo accusato dell’omicidio, che davanti al gip si è avvalso della facoltà di non rispondere mentre la difesa ha prodotto documenti per attestare che soffrirebbe di schizofrenia.
“Il signor Cangemi è in grado di intendere e di volere. Ora deve pagare, non è pazzo, ha tutti i documenti falsi. Si finge malato per non farsi arrestare. In famiglia lo conosciamo bene, sappiamo quello che ha fatto a mio padre e i precedenti penali che ha” – scrive la 17enne, contestando apertamente la strategia difensiva che punta a chiedere il ricovero in una clinica invece della detenzione in carcere.
Secondo la giovane, l’assassino avrebbe pianificato con lucidità l’agguato: “Sapeva i movimenti di mio padre, uno che è in grado di intendere e di volere non si ricorderebbe niente. È un attore provetto, megghiu i Mario Merola, ma non è pazzo, sa ragionare bene”.
Lo sfogo della figlia si chiude con un appello accorato: “Ora vogliamo giustizia. Ci ha levato un padre a me e a mia sorella e un marito a mia madre. Lasciate perdere quello che dicono. Non credete a nessuno se non a fonti dirette”.