La scrivente Organizzazione Sindacale SNALS Università denuncia con fermezza le persistenti criticità gestionali che interessano la Rianimazione Polivalente e la Subintensiva di Area Critica e Medica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Palermo.
Il problema principale riguarda la mancata corrispondenza tra la dotazione di personale infermieristico e di supporto e i reali carichi di lavoro, cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi mesi. A questo si aggiunge il ricorso costante a turni aggiuntivi degli operatori della Rianimazione Polivalente, chiamati a sostenere le attività della nuova Subintensiva, in un contesto che appare come una paradossale condizione di “regime di esclusività”.
Sebbene quest’ultima Unità Operativa presenti formalmente una dotazione di personale adeguata, si fa frequentemente ricorso alla mobilità in urgenza, gravando però sempre e soltanto sulla Rianimazione Polivalente. Una modalità che genera squilibri organizzativi, disagi operativi e contrasta con il principio basilare di equità gestionale. Le esigenze della Subintensiva dovrebbero essere sostenute da un’organizzazione dipartimentale più ampia, coinvolgendo anche altre Unità del Dipartimento di Emergenza-Urgenza, così da distribuire in modo sostenibile i carichi di lavoro.
Il sindacato considera non più tollerabile il protrarsi di una gestione che, invece di affrontare le carenze con misure strutturali e a lungo termine, si limita a interventi emergenziali, mettendo a rischio la qualità delle cure, la sicurezza dei pazienti e la salute dei lavoratori.
Per questi motivi, la SNALS Università chiede alla Direzione Aziendale provvedimenti immediati e concreti per riequilibrare i carichi attraverso una più razionale gestione del personale, adottando criteri di mobilità equi e condivisi. In assenza di risposte tempestive, il sindacato si riserva di attivare tutte le iniziative sindacali e legali, nonché di ricorrere ai canali di informazione, per la tutela dei diritti di tutto il personale.
“Le criticità denunciate – sottolinea la SNALS – sono di gravità tale da determinare rischi per i pazienti e per i lavoratori, costretti ad operare in condizioni di sovraccarico, forte stress operativo e rischio di errore. Non esistono zone franche: le regole valgono ovunque e devono essere fatte rispettare”.