venerdì, 22 Agosto 2025
Il Quotidiano di Palermo - Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n.7/2025 Direttore responsabile: Michele Sardo

In manette due palermitani di 34 e 35 anni

Mafia a Palermo, due arresti per tentata estorsione: minacce e violenza ad un imprenditore

Nella notte i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. I militari hanno arrestato due palermitani di 34 e 35 anni, entrambi pregiudicati, ritenuti responsabili di tentata estorsione in concorso, aggravata dal metodo mafioso.

Il provvedimento restrittivo nasce dalle indagini condotte dal Nucleo Investigativo dell’Arma, coordinate dalla D.D.A., che hanno permesso di ricostruire un grave quadro indiziario a carico degli indagati. Secondo gli investigatori, i due uomini avrebbero messo in atto un articolato e violento progetto estorsivo ai danni di un imprenditore, titolare di un’attività economica e di diverse società.

Dalle indagini è emerso che gli arrestati, agendo in concorso con altri complici non ancora identificati, avrebbero fatto riferimento alla loro appartenenza alla famiglia mafiosa di Brancaccio – Corso dei Mille, prospettando all’imprenditore minacce sia esplicite che velate. Le pressioni sarebbero arrivate fino ad aggressioni fisiche nei confronti della vittima, che ha trovato il coraggio di denunciare quanto stava subendo, permettendo così agli inquirenti di avviare e sviluppare l’inchiesta.

Gli investigatori hanno ricostruito le diverse fasi del disegno criminoso: i due avrebbero imposto all’imprenditore il pagamento del cosiddetto “pizzo”, quantificato in 1.500 euro al mese. In alternativa, avrebbero chiesto l’inserimento di un loro sodale all’interno della società, oppure il versamento in un’unica soluzione della somma di 15.000 euro. L’ultima opzione prospettata, in caso di mancato accordo, sarebbe stata la chiusura definitiva dell’attività.

L’Autorità giudiziaria, valutati gli elementi raccolti, ha disposto l’associazione dei due indagati presso la casa circondariale “Lo Russo – Pagliarelli” di Palermo.

22.7 C
Palermo

Seguici sui social