Il Palermo supera la Cremonese dopo i calci di rigore. La partita era finita con un ovvio zero a zero, frutto dell’assoluta assenza di occasioni da rete.
Primo tempo sotto il segno dell’equilibrio. Le due squadre si studiano e non è evidente il divario di categoria. Di occasioni neanche a parlarne, ma è un momento molto particolare della stagione e non ci si può aspettare calcio-champagne. L’unica vera chance è rosanero al 46° con Gyasi, ma Audero respinge il tiro dell’ex Empoli. Si va al riposo.
Il Palermo entra bene in campo nel secondo tempo, con un buon possesso palla e tenendo la Cremonese nella sua metà campo. Dopo un quarto d’ora di sostanziale nulla, triplo cambio per la squadra di Nicola: escono Grassi, De Luca e Bonazzoli, entrano Okereke, Bondo e Franco “El mudo” Vazquez. Qualche minuto e anche Inzaghi decide di attingere dalla panchina: in campo vanno Brunori e Palumbo al posto di Pohjanpalo e Gyasi. Ancora nessuna emozione dal campo con il taccuino che si riempie solo dei movimenti degli allenatori. Al 74°, infatti, entra per la Cremonese Floriani al posto di Zerbin, mentre per il Palermo entrano Blin e Corona per Ranocchia e Le Douaron. Il Palermo c’è e – anche se in offside – mette paura ai padroni di casa proprio con i nuovi entrati Brunori e Corona. Ultimo cambio anche per i grigiorossi al 82°: entra sul rettangolo di gioco Johnsen in sostituzione di Van De Putte.
Fischio finale e calci di rigore. Per il Palermo segnano tutti (Brunori, Palumbo, Corona, Augello e Ceccaroni per i rosa), la Cremonese inciampa sull’ultimo penalty che Bardi para a Johnsen. La squadra di Inzaghi passa, quindi, ai sedicesimi di finale ed affronterà la vincente tra Udinese e Carrarese.