giovedì, 7 Agosto 2025
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L’ex di Simona Cinà sbotta sui social: “Non ero alla festa, vergognatevi”

Francesco Tilotta, ex fidanzato di Simona Cinà, rompe il silenzio e risponde pubblicamente alle voci, alle illazioni e agli attacchi che lo hanno coinvolto nei giorni successivi alla morte della giovane pallavolista di Capaci, trovata senza vita nella piscina di una villa a Bagheria durante una festa di laurea. Lo fa con un lungo commento sui social, nel quale chiarisce la sua posizione e cerca di difendersi da un vero e proprio linciaggio mediatico scaturito dopo una sua intervista rilasciata alla stampa nei giorni scorsi, in cui è apparso impacciato e confuso. In tanti hanno interpretato questa sua apparizione in tv come un tentativo di mettersi in mostra in un momento drammatico. Qualcuno, non pochi, ha addirittura chiesto di indagare su di lui.

“Rispondo in un commento, spero che lo leggano tutti coloro che fanno illazioni su di me” – scrive Tilotta. “Io ero arrivato in questura perché avevo un appuntamento con i familiari e l’avvocato, e sono stato quasi braccato dai giornalisti in un nanosecondo. Non sapevo che mi conoscessero e aspettavo un messaggio dall’avvocato per farmi entrare, per questo vedevo continuamente il cellulare”.

L’ex fidanzato della ragazza, 23enne, conferma di non aver partecipato alla festa: “Non faccio uso di sostanze – come qualcuno ha scritto -. Per me la morte di Simona è stata una lama nel petto, e per tre giorni alternavo pianti e insonnia. Mi svegliavo con le lacrime e mi addormentavo con le stesse. Non sapevo cosa dire perché, caratterialmente, so affrontare un evento soltanto se ne sono a conoscenza”.

Alla base della sua reazione pubblica – spesso fraintesa, dice – ci sarebbero state la pressione emotiva e la difficoltà di gestire l’esposizione improvvisa. “Avevo gli occhiali perché dallo stress un occhio mi tremava terribilmente da giorni – racconta -. So parlare in italiano. – spiega a chi lo ha messo in dubbio dopo l’intervista – però non si capisce quasi nulla perché non mi sentivo a mio agio. Mi è stato chiesto di parlare di una mia ex ragazza, una persona che per me è stata speciale. E le circostanze in cui è venuta a mancare mi hanno scosso molto”.

Nel suo lungo messaggio, Francesco sottolinea anche di non aver mai cercato visibilità mediatica. “Non era mia intenzione mettermi in mostra, tant’è che fino alla penultima intervista non ho dato il mio cognome perché non lo ritenevo importante. Un solo giornalista me l’ha chiesto dicendomi che non era rilevante e non avrebbe comportato nulla, e stupidamente l’ho riferito”.

Infine, lancia un appello diretto a chi lo ha accusato di essere in qualche modo responsabile della morte di Simona: “Per chi invece dice che l’ho uccisa io, vi dico solo di vergognarvi.”

Le parole di Francesco Tilotta arrivano mentre le indagini proseguono per chiarire le cause esatte della morte di Simona Cinà. I primi risultati dell’autopsia hanno confermato l’annegamento, ma per capire cosa abbia provocato l’ingestione d’acqua sarà necessario attendere l’esito degli esami tossicologici.

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