martedì, 29 Luglio 2025
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Al momento non ci sono indagati

Palermo, morte della piccola Maria: gli altri fratellini trasferiti in casa famiglia

È una vicenda sempre più complessa quella della piccola Maria Ciro, 11 anni morta ieri all’ospedale Buccheri La Ferla, con il collo segnato da escoriazioni e i vestiti intrisi di benzina. Mentre la Procura per i minorenni prosegue le indagini per chiarire ogni aspetto di una tragedia ancora avvolta nel mistero, il Comune di Palermo ha attivato il servizio di Pronto Intervento Sociale (PrInS), che fa capo all’assessorato alle Politiche sociali guidato da Mimma Calabrò.

In via cautelativa, è stato disposto il trasferimento urgente in una casa famiglia degli altri quattro figli della donna. La decisione è stata presa dagli assistenti sociali insieme all’equipe di emergenza, in coordinamento con la magistratura minorile. Il PrInS, attivo 24 ore su 24 per affrontare situazioni di emergenza sociale, è intervenuto per garantire un ambiente protetto ai minori e supportare la famiglia colpita da un dramma che lascia aperte ancora molte domande.

Secondo quanto emerge dalle prime ricostruzioni, al momento l’ipotesi di omicidio viene esclusa e non risultano persone iscritte nel registro degli indagati. Ma l’inchiesta resta aperta e in continua evoluzione. La madre della bambina, una 31enne, e il suo convivente sono stati ascoltati per ore dagli inquirenti. Sarebbe stata proprio la donna a tentare un disperato intervento per salvare la figlia, praticando alcune manovre nel tentativo di rianimarla prima di portarla di corsa al pronto soccorso. Questo potrebbe spiegare la presenza di segni evidenti sul collo della piccola, che in un primo momento avevano fatto sospettare una possibile aggressione.

Resta però da chiarire come una bambina affetta da una grave patologia neurologica, che le rendeva difficile camminare, sia riuscita ad avere accesso alla benzina trovata in casa e poi sequestrata dagli agenti della polizia di Stato. Il contenitore con il liquido infiammabile è stato prelevato dagli investigatori durante la perquisizione nell’abitazione di via Tiro a Segno, oggi sotto sequestro.

Sul fronte sanitario, si attendono i risultati dell’autopsia che potrebbe fornire elementi decisivi per stabilire cosa abbia realmente provocato la morte della bambina.

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