giovedì, 17 Luglio 2025
Il Quotidiano di Palermo - Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n.7/2025 Direttore responsabile: Michele Sardo

Policlinico di Palermo al collasso, lo SNALS Università lancia l’allarme

Il personale è allo stremo, le sale operatorie al limite, e i pazienti oncologici ammassati in locali inadatti. È un grido d’allarme quello che arriva dalla sigla sindacale SNALS Università, che in una lettera protocollata il 16 luglio 2025 (Prot. 52) e indirizzata alle più alte cariche istituzionali locali e regionali – dal Rettore dell’Università al Prefetto, dal Presidente della Regione all’Assessore alla Salute – denuncia “l’aggravarsi di una condizione ormai sistemicamente compromessa” all’interno del Policlinico Universitario “Paolo Giaccone” di Palermo.

La denuncia, che segue altre due segnalazioni ufficiali dello stesso sindacato nei mesi scorsi, punta il dito contro un sistema “lento, inefficiente e inefficace” nel reclutamento del personale e contro una gestione aziendale definita priva di visione strategica, responsabile – si legge nella nota – del progressivo collasso delle attività cliniche, amministrative e assistenziali della struttura.

Secondo quanto riportato nella missiva firmata dal Coordinatore provinciale Giovanni Madonia Ferraro e dal Segretario provinciale Avv. Giovanni Provenzani, il Policlinico soffre una cronica carenza di risorse umane in quasi tutte le aree, dalla sanità all’amministrazione. Medici, infermieri, ostetriche, operatori socio-sanitari, tecnici di laboratorio e personale amministrativo lavorano – scrive il sindacato – in un clima di costante emergenza, aggravato da un numero elevato di assenze prolungate, personale parzialmente idoneo o comandato altrove e una totale assenza di censimenti dinamici della reale operatività.

La situazione, avverte lo SNALS, è tale da generare conseguenze dirette sulla sicurezza clinica, sulla qualità dei servizi e sul benessere del personale. A farne le spese sono, inevitabilmente, anche i pazienti: “La dotazione organica formale non corrisponde affatto alla funzionalità reale dell’ospedale”, si legge nel documento, che elenca un lungo elenco di cause strutturali e organizzative alla base del degrado.

Particolarmente grave il quadro che riguarda il blocco operatorio. Le circa 12 sale presenti al Policlinico mancherebbero all’appello di almeno 80-100 infermieri e OSS. Una carenza strutturale che ha costretto il personale già in servizio a “tamponare” con turni straordinari, mettendo ulteriormente a rischio la loro salute psicofisica. “Non si può più fare affidamento solo sul senso del dovere di medici e infermieri – scrive il sindacato – servono scelte chiare e immediate, non rattoppi”.

A destare ulteriore preoccupazione è anche il trasferimento dell’Unità Operativa di Oncologia Medica nei locali dell’ex Pronto Soccorso, descritti come “angusti, inadeguati e non conformi alla normativa vigente”. Pazienti oncologici costretti ad affrontare lunghe attese in spazi sovraffollati: una situazione che lo SNALS paragona a un “formicaio”, che rischia di sfociare – viene detto chiaramente – in eventi avversi o addirittura “sentinella”.

Il sindacato chiude la lettera con un avvertimento: se non arriveranno risposte concrete e in tempi rapidi, sarà pronto a intraprendere ogni iniziativa legale e sindacale necessaria per tutelare il personale e portare all’attenzione pubblica e giudiziaria le responsabilità di una gestione che rischia di far implodere uno dei principali presidi sanitari e universitari della Sicilia.

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