Una vicenda dai contorni inquietanti a Carini, dove una donna di 65 anni è stata trovata legata al letto, con polsi e caviglie bloccati alle sponde, a quanto pare dal figlio trentenne con cui convive. L’episodio è avvenuto sabato sera in un’abitazione di via Monti Iblei, nella zona residenziale del paese, quando alcuni vicini, allarmati da insistenti gemiti provenienti dall’appartamento, hanno deciso di allertare i soccorsi.
I residenti, dopo aver inutilmente tentato di bussare alla porta e ottenere una risposta, hanno temuto il peggio. L’intervento dei carabinieri della stazione di Carini e dei vigili del fuoco ha permesso di accedere all’interno dell’abitazione. Una volta forzata la serratura, i soccorritori si sono trovati davanti a una scena che ha lasciato tutti sgomenti: la donna giaceva immobilizzata sul letto, legata con mezzi di fortuna che ne impedivano ogni movimento.
Sebbene in stato confusionale, era cosciente e non presentava ferite evidenti. Dopo essere stata liberata dai militari, è stata immediatamente affidata alle cure dei sanitari del 118 e condotta in ospedale per gli accertamenti del caso.
Gli inquirenti hanno rapidamente avviato le indagini, riuscendo a rintracciare il figlio della donna poche ore dopo. L’uomo è stato accompagnato in caserma e ascoltato dagli investigatori. Avrebbe agito per proteggerla, perché temeva che in sua assenza si sarebbe fatta del male.
Una spiegazione che ha lasciato perplessi gli investigatori. Il trentenne è stato denunciato a piede libero con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Nessuna misura restrittiva è stata ancora adottata nei suoi confronti, ma l’inchiesta è in pieno svolgimento. I carabinieri stanno raccogliendo testimonianze da familiari, conoscenti e residenti del quartiere per comprendere meglio il contesto in cui si è verificato l’episodio.