giovedì, 10 Luglio 2025
Il Quotidiano di Palermo - Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n.7/2025 Direttore responsabile: Michele Sardo

Sono accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione, estorsione aggravata ed atti persecutori in pregiudizio

Palermo, minacce, percosse e stalking su un imprenditore: quattro arresti

La Polizia di Stato di Palermo, segnatamente personale della 5^ Sezione Investigativa – “Reati contro il Patrimonio” della Squadra Mobile, ha dato esecuzione, su delega della locale Procura della Repubblica, ad un’ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Palermo applicativa della custodia cautelare in carcere nei confronti dei cittadini italiani A.D. di anni 40 e L.P. di anni 44 e degli arresti domiciliari con controllo elettronico nei confronti dei cittadini italiani F.M. di anni 30, e M.B. di anni 40.

Gli indagati, tutti gravati da precedenti di polizia, sono infatti ritenuti gravemente indiziati, in concorso fra loro ed a vario titolo, dei reati di sequestro di persona a scopo di estorsione, estorsione aggravata ed atti persecutori in pregiudizio di un imprenditore palermitano.
Le investigazioni, condotte dalla Squadra Mobile di Palermo sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, si sono avvalse di intercettazioni, dell’analisi dei tabulati e delle immagini tratte da numerosi impianti di videosorveglianza e hanno documentato la grave escalation di violenza di cui si sono resi autori gli indagati, i quali, per ottenere somme di denaro dalla persona offesa, non hanno esitato a sequestrarla, minacciandola di gettarla in una botola di un casale di campagna fuori Palermo.

Le indagini hanno quindi passato in rassegna i pestaggi e le minacce commessi dagli indagati nei confronti dell’imprenditore, i cui movimenti venivano anche monitorati dagli stessi mediante l’installazione di un localizzatore sul suo ciclomotore.

In relazione al grave quadro indiziario rassegnato all’A.G., la locale Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto dal competente G.I.P. le predette misure cautelari.

Al termine delle formalità di rito, A.D. ed L.P. sono stati ristretti presso la Casa Circondariale “Lorusso”, mentre F.M. ed M.B. sono stati associati, in regime di arresti domiciliari, presso le rispettive abitazioni.

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