martedì, 22 Luglio 2025
Il Quotidiano di Palermo - Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n.7/2025 Direttore responsabile: Michele Sardo

L'opposizione chiede chiarezza in Aula

Inchiesta sui fondi pubblici: si dimette la portavoce di Galvagno

Arrivano le prime conseguenze politiche dirette della nuova inchiesta per corruzione che scuote i vertici delle istituzioni regionali siciliane. Sabrina De Capitani, portavoce del presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, ha presentato le proprie dimissioni dopo aver ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito dell’indagine coordinata dalla Procura di Palermo.

L’inchiesta, ancora in pieno sviluppo, ruota attorno alla presunta erogazione irregolare di fondi pubblici per eventi culturali e manifestazioni natalizie, concessi – secondo l’ipotesi investigativa – non sulla base del merito o della rilevanza sociale dei progetti, ma in cambio di incarichi, consulenze e altri vantaggi personali.

Nel fascicolo risultano indagati con l’accusa di corruzione il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, esponente di Fratelli d’Italia, l’assessora regionale al Turismo e allo Sport Elvira Amata, la presidente della Fondazione Tommaso Dragotto, Caterina Marcella Cannariato, l’imprenditore Nuccio La Ferlita – titolare della società “Puntoeacapo” – e Marianna Amato, dipendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana e organizzatrice di eventi.

Gli investigatori della Guardia di Finanza, su delega dei sostituti procuratori Andrea Fusco e Felice De Benedettis, stanno approfondendo l’origine e la destinazione di almeno 300 mila euro di contributi pubblici concessi a dicembre 2023. I fondi sarebbero stati erogati in due tranche: 100 mila euro alla Fondazione Dragotto per lo spettacolo “Un magico Natale”, tenutosi a Palermo e Catania, e 200 mila euro al Comune di Catania per le festività natalizie e di Capodanno, con la regia organizzativa affidata alla società di La Ferlita.

Secondo l’accusa, parte di quei fondi sarebbero stati compensati da incarichi professionali fittizi assegnati proprio alla portavoce De Capitani e ad altri collaboratori istituzionali, tra cui l’addetto stampa del presidente Galvagno, Salvatore Pintaudi. Una rete di favori incrociati, ipotizzano gli inquirenti, che avrebbe fatto leva sulla distribuzione di denaro pubblico in cambio di rapporti di utilità privata.

La vicenda ha già sollevato forti polemiche all’interno dell’Ars. Le opposizioni, in particolare il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, chiedono immediata trasparenza e chiarimenti urgenti in Aula. Le richieste sono state in parte accolte: il presidente Galvagno ha infatti deciso di anticipare il suo intervento in aula a domani, rispetto alla data inizialmente prevista dell’8 luglio.

Nel frattempo, la Procura non esclude nuovi sviluppi. L’indagine potrebbe presto estendersi ad altri contributi regionali e ad ulteriori soggetti coinvolti nella rete di relazioni tra politica, imprenditoria e fondazioni culturali. Gli investigatori stanno incrociando documentazione contabile, intercettazioni e flussi finanziari per ricostruire un quadro più ampio.

22.7 C
Palermo

Seguici sui social