venerdì, 20 Giugno 2025
Il Quotidiano di Palermo - Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n.7/2025 Direttore responsabile: Michele Sardo

Concerto di Radio Italia a Palermo: entusiasmo, scarsa informazione e bagarinaggio

Dopo il grande successo del 2023, il concerto di Radio Italia torna a Palermo. Un evento molto atteso dai cittadini, che due anni fa avevano affollato il prato del Foro Italico per assistere gratuitamente all’esibizione dei grandi nomi della musica italiana. Nonostante la grande affluenza, lo spazio era abbondante e l’accesso libero aveva garantito a tutti la possibilità di godersi lo spettacolo in serenità.

Quest’anno, però, le regole sono cambiate: pur restando gratuito, il concerto è accessibile solo tramite accredito, da richiedere online. E qui nasce il problema. Non vi è stata adeguata informazione, vista anche la portata dell’evento, su questa nuova modalità di ingresso, e i posti disponibili sono andati esauriti in pochi giorni. Ma c’è di più: una quantità significativa di accrediti pare sia finita nelle mani sbagliate.

Diverse segnalazioni ricevute da cittadini rivelano un fenomeno inquietante: molti pass sarebbero stati prenotati da persone che non hanno alcuna intenzione di partecipare all’evento, ma che li rivendono online, anche fuori regione. Una nostra lettrice, nel tentativo di recuperare un accredito, ha ricevuto numerose offerte a pagamento, persino da utenti della Campania o altre regioni. Un chiaro caso di bagarinaggio, per un evento nato come gratuito e inclusivo.

concerto Radio Italia

L’obiettivo era probabilmente quello di gestire meglio i flussi di persone, per ragioni di sicurezza. Ma il risultato sembra ben diverso: una parte del pubblico realmente interessato rischia di restare fuori, mentre i posti potrebbero rimanere vuoti o venduti al miglior offerente. E la partecipazione a un concerto gratuito rischia di divenire terreno fertile per il mercato nero.

A farne le spese, purtroppo, come spesso capita, saranno i cittadini. Palermo merita eventi di questo calibro, ma anche organizzazione trasparente, comunicazione esaustiva e sistemi che impediscano abusi. In attesa del 27 giugno, resta l’amarezza di un’occasione che, almeno per ora, sembra essere stata in parte rovinata.

concerto Radio Italia
22.7 C
Palermo

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