lunedì, 9 Giugno 2025

Il grave errore al seggio è stato denunciato dalla giornalista e scrittrice palermitana Alessia Cannizzaro

Palermo, matita sbagliata al Referendum: “Ho votato due volte”

“Ho votato due volte, mi hanno dato la matita sbagliata”. A raccontare il grave episodio avvenuto all’interno di un seggio a Palermo, è Alessia Cannizzaro, nota giornalista e scrittrice palermitana. Il fatto è avvenuto all’Istituto Capuana di via Alessio Narbone, precisamente alla sezione 207, dove come in molte altre scuole di Palermo si sta procedendo alle operazioni di voto in occasione del referendum su lavoro e cittadinanza dell’8 e 9 giugno.

“Ho votato due volte non per una scelta – precisa Alessia Cannizzaro – ma per necessità”. Un errore degli addetti al seggio, che le avrebbero consegnato una matita non conforme, mettendo a rischio, di fatto, la validità del suo primo voto.

La scrittrice palermitana si è recata al seggio questa mattina e dopo aver consegnato i documenti ha ricevuto le cinque schede e la matita “speciale”, non cancellabile, fornita per le operazioni di voto. Una volta eseguita la votazione, la giornalista ha introdotto le schede nell’urna e si stava apprestando a lasciare il seggio, quando è stata fermata da uno degli scrutatori: “Chi le ha dato questa matita?” le ha chiesto con tono allarmato. “Voi” – ha risposto Alessia Cannizzaro. “In pratica – ha controbattuto l’addetto – lei ha votato, ma il suo voto sarà annullato”.

La reazione della scrittrice

“Fermi tutti – scrive Alessia Cannizzaro nel suo post su facebook -: Io sono andata a votare e mi annullano il voto, senza possibilità di replica? Non ci sto. Al ché faccio notare che io ho il diritto di esprimere la mia preferenza e non possono annullare il mio voto per un errore loro. Si consultano, cercano di capire cosa fare. Alla fine mi danno ragione. Mi riconsegnano nuovamente le schede e la matita (questa volta corretta). Rientro nell’urna, rivoto, imbuco nuovamente le schede, riprendo le mie cose e vado via”.

L’episodio, come sottolinea anche Cannizzaro, è grave e, di fatto, rende riconoscibile il suo voto, visto che in fase di scrutinio verrà fuori la scheda con il tratto di matita diverso da quella designata per le votazioni. Sperando, a questo punto, che sia l’unica che abbia votato con quella matita non conforme, altrimenti il pasticcio sarebbe ben più grave.

“Chissà quanti voti saranno annullati senza possibilità di replica – conclude Alessia Cannizzaro – senza tenere conto della volontà dell’elettore”.

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