domenica, 18 Maggio 2025

Palermo, l’effetto Galassi non basta: ciao ciao play-off

Come ci ha insegnato l’allenatore (ex?) del Palermo, Dionisi, della sconfitta playoff contro la Juve Stabia bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno: finalmente è finita questo strazio di stagione horror. A questo punto attendiamo un altro bel discorso motivazionale di Galassi ed un’autointervista di Gardini. In quest’ultima potremo apprendere che l’obiettivo per il prossimo anno sarà quello di migliorarsi. Sarà quello di avere un maglione natalizio più performante o un San Valentino al Barbera più prestativo. Forse una festa del papà o quella della mamma ancora più gagliarda. La parte sportiva? No, vabbè che c’entra… prima ci sono da sistemare la questione stadio, il buco nell’ozono, la siccità del continente africano. Tutte problematiche sulle quali il CFG è particolarmente attento e che non lascia al caso posizionando il dirigente giusto al posto giusto. Ai tifosi del Palermo che dire? Perdonateli… in fondo nessuno ha mai visto un asino all’improvviso trasformarsi in Varenne.

Fino al 25° la partita spumeggiante è come una puntata di “Chi l’ha visto”, e, infatti, di occasioni da raccontare bisognerebbe chiedere a Federica Sciarelli. Poi, piano piano, le squadre sembrano ricordarsi che a calcio fare gol non è un optional. Ci prova, quindi, Di Francesco per il Palermo con un tiro al 25° piuttosto telefonato, ma soprattutto è la Juve Stabia ad avere la chance pù clamorosa. I piedi sono quelli di Floriani, il palo quello alla sinistra di Audero. Ancora le vespe a tentare la puntura letale all’aquila rosanero: testa di Piscopo che esalta Audero e Candellone che fallisce il tap-in a due passi dalla meta. Accenni di Palermo al 38° ma si recita a soggetto e Pohjanpalo prova un tiro in porta da posizione più da biliardo che da football. Per la gioia dei cardiologi palermitani la partita torna ad essere sostanzialmente cloroformizzata fino al termine del primo tempo.

L’inizio della ripresa ha la stessa verve della prima frazione e – a parte una punizione dal limite di Brunori – il Palermo è immotivatamente in letargo. Alla Juve Stabia non pare vero di poter amministrare e, anzi, al 68° Adorante sfreccia su Banyia come una Ferrari contro una Panda ed infila Audero come un pollo nel girarrosto. Il Palermo è feroce come uno yorkshire in salotto ed il portiere campano Thiam si segnala per aver completato venticinque livelli di Candy Crush nel corso della sola ripresa e per aver fermato una capocciata di Ceccaroni al 96°. Ma non c’è trippa per gatti, i rosanero sono una squadra con l’elettroencefalogramma ultrapiatto che nemmeno un summit di tutti i santi del calendario riuscirebbe miracolosamente a risollevare e ne è il simbolo il tiro sul finire di Ranocchia che più che la porta campana raggiunge Saturno.

Addio sogni di promozione da ottava classificata, record fatti per essere superati e mini torneo nel quale scendere come leoni nell’arena. Godiamoci l’estate e mettiamo in standby il fegato per un paio di mesi.

22.7 C
Palermo

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